Pro Vita & Famiglia onlus esprime soddisfazione per l’approvazione della mozione, da parte del Consiglio Regionale del Lazio, che impegna il Presidente con delega alla Sanità Francesco Rocca alla promozione di campagne informative sul parto in anonimato e all’avvio di progetti di formazione ad hoc per Asl e Consultori al fine di accompagnare donne in condizioni di disagio o difficoltà e così prevenire aborti e abbandoni traumatici che possono finire in veri e propri infanticidi.
«E’ una misura di civiltà e buon senso che dà alle donne una valida alternativa di vita, anziché costringerle alla sola strada dell’aborto quando difronte ad una gravidanza inaspettata. Una misura che può prevenire i drammi che abbiamo tutti letto sulle pagine di cronaca come l’infanticidio di Parma o il terribile ritrovamento di un neonato su un balcone di Milano» commenta Maria Rachele Ruiu, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus. «I dati ci raccontano che in Italia, infatti - prosegue Ruiu - solo il 15% delle 3000 mamme che decidono di non crescere i propri figli sanno di poterli partorire e affidarli in totale sicurezza e anonimato in ospedale. Conoscere il parto in anonimato restituisce alle donne la libertà di custodire fino alla nascita i bambini già vivi nel grembo, senza che questo possa significare un sacrificio da accollarsi in solitudine, e senza costringerle ad abortirli. E’ dunque fondamentale informare correttamente le donne per prevenire tanto il dramma dell’abbandono traumatico che può fnire in infanticidio, quanto quello dell’aborto, così come il diritto di vedersi proposte soluzioni concrete per superare le difficoltà economiche e sociali in cui si trovano».
Così, Maria Rachele Ruiu, portavoce della onlus, in merito alla Mozione n.192 sul tema “Parto in anonimato e progetti formativi per il personale dei consultori” presentata dalla consigliera Marietta Tidei (IV) e sottoscritta da numerosi consiglieri di maggioranza e minoranza.