Hanno idee chiare i russi se i diplomatici che delegano per rappresentarli nel mondo sono tutti come Alexey Komov, ambasciatore WCF all’ONU.
Concetti limpidi, espressi senza giocherellare con le parole, senza nascondersi dietro al più consono e universalmente accettato repertorio del politicamente corretto: la nuova Russia è questo. E non vuole nasconderlo.
In un’Europa alla deriva, che non riesce nemmeno ad inserire all’interno della propria costituzione un richiamo a valori più alti rispetto al mero libero mercato, che foraggia il controllo delle nascite, che impone ai propri figli un modello di sessualità al limite del patologico e cerca in tutti i modi possibili di equiparare la famiglia tradizionale alle coppie composte da gay, lesbiche, bisessuali, transessuali, queer ed intrasessuali… ebbene, in un’Europa giunta a questo stadio, sentir parlare Alexey Komov è come aprire una finestra su di un mondo possibile per cui combattere.
Un mondo dove è proibito istigare con propagande ad hoc i minori a comportamenti sessualmente disordinati, in cui il popolo è convinto che sia normale avere un padre ed una madre, in cui la costituzione deve riportare anche i valori etici che ne fondano l’identità.
Meraviglioso ed immediato il modo di rappresentare tutto ciò con una matrioska: Alexey Komov racchiude tutta la piattaforma ideale e politica di una civiltà che vuole crescere sana e vigorosa nel tipico omaggio russo, composto da 7 figure, una racchiusa dentro l’altra. Un uomo che custodisce in sé la propria donna la quale, a sua volta, genera 5 figli: la più semplice rappresentazione della creazione.
Riportiamo qui un video dell’intervento dell’ambasciatore russo, ospite del Congresso federale della Lega Nord a Torino.
Alexey Komov sarà presente a Rovereto, provincia di Trento, il 15 febbraio al convegno “Russia ed Europa. La sfida del Terzo Millennio.”. Siete tutti invitati a partecipare!
Redazione