I politici finlandesi hanno criticato l'edizione 13/2019 di Tieteen Kuvalehti, la versione finlandese del periodico danese Illustreret Videnskab di Bonnier Publications International, per la sua immagine di copertina di un bambino con una X rossa sul corpo, in riferimento ad un articolo interno che promuove la teoria: zero figli, più rispetto del clima globale.
Il tasso di natalità della Finlandia è attualmente ai minimi storici, il che rende la riflessione un argomento molto delicato. L'articolo di copertina della rivista fornisce suggerimenti su come i lettori possono ridurre la responsabilità e l’emissione di carbonio per salvare il pianeta. Oltre alle misure come il rifiuto della carne e l'abbandono dei viaggi aerei e automobilistici, l'articolo conclude che la miglior scelta che una persona consapevole possa fare a favore del clima è «non avere figli». L’idea eugenetica e maltusiana, frutto della nuova ideologia che vede l’idolatria per la «Madre Terra» e la volontà delle oligarchie mondiali di preservarsi il potere nei secoli a venire, non è nuova nemmeno per il mondo scandinavo. Bene ricordarsi che già nel 2017 la rivista dell’Università di Lund in Svezia aveva pubblicato una ricerca sulle buone pratiche per ridurre l’effetto serra, preservare il clima e la terra.
L’invito a tutti i cittadini del mondo di ridurre le proprie emissioni di carbonio si specificava in vari consigli pratici: evitare di cibarsi carni; evitare viaggi aerei, l’uso dell’auto e, dulcis in fundo, evitare di avere figli o averne il meno possibile. Le indicazioni non erano solo per i cittadini semplici, ma avrebbero dovuto interessare anche i governi. Il grande piano “verde” europeo e dei diversi governi del continente potrebbe includere, progressivamente e tacitamente anche queste indicazioni.
La mancanza di una forte politica di investimenti per stabilità familiare e natalità, in Italia come nei paesi europei, confermerà questa tendenza nei fatti. Il possibile Premio Nobel a Greta Thunberg, ed ai suoi “gretini” sparsi per il mondo, non farebbe che confermare questa folle corsa al suicidio e alla castrazione collettiva dell’occidente. Non solo, sono questi pseudo studi maltusiani che giustificano le volontà delle diverse istituzioni e filantropi che vogliono colonizzare con aborto e contraccezione i paesi africani, asiatici e dell’America latina, favorire l’immigrazione, mantenere o spingere sottozero la natalità in Occidente. Colpevolizzare i giovani e le giovani famiglie e persino i bambini e ragazzi per i loro desideri di vita, maternità e paternità è molto grave e non tiene in nessun conto che i cambiamenti climatici dipenderanno, in parte, dalle scelte responsabili delle persone, più che dal loro numero. Certamente, come sempre è stato lungo i secoli della nostra storia umana, tra i neonati ci saranno scienziati e geniali inventori che sapranno combattere e vincere le sfide difficili del Pianeta.
Le reazioni politiche in Finlandia, però, non si sono fatte attendere. Il politico di Centro Pekka Aittakumpu ha proposto di bandire dalle edicole la rivista: «Penso che trasmettere il messaggio che un bambino sia una fonte di emissioni sia esagerato. Dà a bambini e giovani l'impressione di essere un peso e lo trovo orribile». Lo stesso concetto espresso da altri, ad esempio dal democristiano Päivi Räsänen che ha commentato: «Il messaggio dell'immagine di copertina è offensivo per i bambini e le famiglie con bambini […] I bambini che sono ben curati e istruiti troveranno le soluzioni ai problemi futuri, non ne saranno la causa. Sostengo un contrattacco alla propaganda di questa natura che dice 'Tutti i bambini sono i benvenuti!'», ha scritto. La rivista Tieteen Kuvalehti, viene inoltre pubblicata in diverse versioni nazionali anche in Svezia, Norvegia, Danimarca, Islanda, Lettonia, Lituania, Grecia, Paesi Bassi e Belgio.
Negli Stati Uniti, in Australia e in Nuova Zelanda, è venduta con il titolo di Science Illustrated. Nel complesso se ne vendono 550 mila copie. Il rapporto più recente della Finlandia sul tasso di natalità mostra che il numero di nascite nel Paese è diminuito per l'ottavo anno consecutivo nel 2018. L’Ufficio statistico nazionale ha affermato che se il tasso di fertilità dell'anno scorso fosse usato come punto di riferimento, una donna in età fertile in Finlandia darebbe alla luce solo 1,41 bambini in media.
Questa cifra del 2018 è stata un netto calo rispetto all'anno precedente, quando era di 1,49. Il 2018 è stanno l’anno della svolta negativa per la Finlandia, dove per la prima volta non è solo diminuito drasticamente il numero dei nati ma anche cresciuto quello dei morti, così che già nel primo quadrimestre dell’anno in corso, il numero di nascite è stato inferiore al numero di morti. Dalle elezioni dello scorso aprile, in Finlandia governa una maggioranza di Socialisti, Verdi e partiti di centro sinistra, coalizione nata per escludere un esecutivo di Centro e Sovranista (Partito dei Finlandesi, democristiani e Coalizione Nazionale). Dall’estate scorsa però, i soli partiti della’opposizione crescono nei sondaggi, mentre i governativi di sinistra scendono. Sarà forse perché, come confermato dalle parole del Ministro delle Finanze nei giorni scorsi, «la politica deve aprire le porte per una robusta immigrazione». . . meno alla natalità.
di Luca Volontè