«L’approvazione della mozione contro l’indottrinamento gender nelle scuole è un primo segnale, di civiltà e buon senso, verso la piena tutela di bambini, adolescenti e famiglie. La sana educazione e crescita dei nostri figli è infatti compromessa dai progetti Lgbtqia+ e dalla presenza dell’associazionismo arcobaleno, di attivisti politici e di Drag Queen dentro le aule scolastiche, così come dalla promozione dell’illegale Carriera Alias. Abbiamo visto la dilagante pericolosità dell’Agenda Lgbtqia+ nei confronti dei minori anche in Europa, con il progetto DragTivism Jr. e tante altre iniziative in salsa arcobaleno finanziate con milioni di euro dei contribuenti. Ci aspettiamo ora dal Governo azioni concrete e mirate per dare seguito all’impegno preso, rafforzando il diritto di priorità e libertà educativa dei genitori e impedendo lo svolgimento nelle scuole di qualsiasi corso o progetto che possa promuovere la fluidità sessuale o del cambio di sesso, a partire dalla Carriera Alias».
Così Antonio Brandi, Presidente di Pro Vita & Famiglia, in merito alla mozione contro il gender nelle scuole, a prima firma Rossano Sasso della Lega, e approvata dalla maggioranza di centrodestra in Commissione Cultura della Camera.