COMUNICATO STAMPA
Scuola
Pro Vita & Famiglia al ministro Bianchi: «L’educazione affettiva diventerà Kamasutra e lezioni gender»
Roma, 8 luglio 2021
“Troppo spesso l’educazione affettiva e l’educazione sessuale si sono trasformate in lezioni di Kamasutra svilenti, inni all'utero in affitto e lezioni all’aborto facile o su come esplorare l’identità di genere. Secondo le famose linee guida dell'OMS addirittura queste tematiche intime dovrebbero essere affrontate dalla prima elementare. Le famiglie sono stanche di questa invasione di campo dannosa per i figli: lasciate in pace i bambini e rispettate il primato educativo dei genitori!” ha dichiarato Maria Rachele Ruiu, responsabile scuola di Pro Vita e Famiglia Onlus in polemica col ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi che alla 'Repubblica delle Idee' in corso a Bologna ha parlato dell’esigenza di una educazione sessuale a scuola.
“ll Miur si preoccupi, piuttosto, che a settembre tutti gli studenti possano seguire le lezioni in classe, senza discriminazioni di sorta, e tutti gli studenti fragili trovino ad attenderli insegnanti di sostegno e dal primo giorno di scuola” ha proseguito Ruiu.
“E’ un’idea che si tradurrebbe solo in un incentivo per i giovani a praticare la sessualità in età molto precoce - ha concluso il vice presidente della Onlus Jacopo Coghe - e, considerati i contenuti del Ddl Zan, non escluderei che ai bambini e ai ragazzi si voglia anche parlare di non-binary, gender fluid o transgender. Ricordiamo che ogni figlio matura la sua sessualità liberamente e in tempi diversi e che l’educazione all’affettività e alla sessualità non rientra tra le conoscenze sui diritti e i doveri dei cittadini da trasmettere agli studenti e sono da considerare pratiche estranee al mondo educativo, così come altri temi sensibili e che attengono alle coscienze”.