Le dimissioni di Francesco Spano da Capo di Gabinetto del Ministro della Cultura Alessandro Giuli sono la degna conclusione di una vicenda politica indecente gestita in modo fallimentare fin dal principio: il Ministro Giuli non avrebbe mai dovuto promuovere un funzionario legato al Pd di cui lo stesso centrodestra pretese le dimissioni nel 2017 per lo scandalo LGBT all’Unar e Palazzo Chigi non avrebbe mai dovuto dare il suo benestare. In queste settimane Pro Vita & Famiglia ha dato voce alle migliaia di elettori che si sono sentiti traditi da una scelta assurda, scelta che il Ministro Giuli si è ostinato a difendere nonostante le evidenze. Speriamo che la vicenda sia da monito per il Governo: gli elettori non tollereranno altri cedimenti, specialmente su questioni che coinvolgono nomine, finanziamenti o misure legate al movimento LGBTQ.
Così Jacopo Coghe, portavoce della Onlus Pro Vita & Famiglia, che dopo la nomina di Spano a Capo di Gabinetto aveva duramente protestato contro la scelta del Ministro Giuli chiedendone la revoca con una petizione popolare sottoscritta in poche ore da 15.000 firmatari.