«Una malattia che si conclude con la morte procurata è sempre una sconfitta. Le istituzioni dovrebbero riflettere proprio nel giorno in cui viene alla luce un caso di eutanasia in Toscana - un quarantenne di Piombino, con una grave invalidità, che risale a inizio anno - ma anche il nuovo e triste record della natalità italiana, con 7mila nascite in meno nel 2022 rispetto all’anno precedente (-1,7%). Sono questi gli effetti di una cultura dello scarto e che predilige l’utilitarismo all’umanità. Una società dove la vergognosa sentenza Cappato ha come conseguenza la morte di Stato spacciata come “fine dignitosa” e che sta avendo una vera e propria deriva dopo i casi di Friuli, Veneto, Marche e ora, appunto, anche in Toscana. L’unica dignità, al contrario, è quella di una vita messa sempre in condizione di nascere e di essere accompagnata in ogni sua fase e condizione, anche e soprattutto verso la naturale fine: dunque con cure palliative, assistenza alle famiglie, ai caregiver e agli Hospice. Chiediamo allo Stato di cambiare rotta e moltiplicare i finanziamenti e gli investimenti sulla palliazione e proseguire, come è stato più volte dichiarato dal Governo, sulla strada degli incentivi alla natalità, alle mamme e ai papà e alle famiglie». Così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus.
18/12/2023 di Ufficio Stampa Pro Vita & Famiglia
Stato pensi a tutelare la vita non a uccidere come in Toscana
Questo articolo e tutte le attività di Pro Vita & Famiglia Onlus sono possibili solo grazie all'aiuto di chi ha a cuore la Vita, la Famiglia e la sana Educazione dei giovani. Per favore sostieni la nostra missione: fai ora una donazione a Pro Vita & Famiglia Onlus tramite Carta o Paypal oppure con bonifico bancario o bollettino postale. Aiutaci anche con il tuo 5 per mille: nella dichiarazione dei redditi firma e scrivi il codice fiscale 94040860226.