«Il Comune di Piombino, guidato dal sindaco di Fratelli d’Italia Francesco Ferrari, promuove iniziative che veicolano il gender nelle scuole e l’utero in affitto, tradendo così gli elettori che hanno dato un chiaro mandato politico ai suoi rappresentanti. E’ questo il risultato, infatti, di aver approvato il progetto “L’arcobaleno in Comune” in occasione del Rivellino Pride Party del 1° luglio, che rientra tra gli eventi del Toscana Pride 2023, che nel documento politico apre chiaramente a utero in affitto, carriera alias e progetti gender nelle scuole, identità di genere, aborto, procreazione medicalmente assistita e adozioni per coppie dello stesso sesso. L’iniziativa del Comune, inoltre, ha il dichiarato scopo, tramite associazioni Lgbt e la rete RE.A.DY., di formazione su tematiche Lgbtqia+ per personale del mondo della scuola. Come può Fratelli d’Italia, che a livello nazionale propone leggi contro l’utero in affitto e si batte per la libertà educativa, essere coerente con i propri elettori se poi i sindaci avallano certi eventi? E’ urgente un intervento per far rispettare la volontà degli elettori che hanno chiaramente scelto le linee del partito, annullando quindi l’evento in Comune e ritirando il patrocinio». Così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus.