«Contro la folle deriva francese, che rende l’aborto un valore positivo abbandonando le donne sole e disagiate al loro tragico destino, rimettiamo al centro il valore assoluto della vita nascente con un’altra edizione del “Dono per la Vita”, regalando a otto famiglie (anche ad alcuni papà che sono venuti a ritirare il Dono per conto delle mamme ancora in ospedale) che hanno accolto la vita dei loro figli nonostante le difficoltà un trio composto da passeggino, culla e ovetto, insieme a scorte di pannolini, ciucci e biberon. La donna madre è sempre ideologicamente esclusa dalle rivendicazioni dell’8 Marzo. Abbandonata davanti a gravidanze difficili o inaspettate, le viene ripetuta la bugia per cui l’aborto è l’unica soluzione, nascondendone la tragica realtà. Se si vuole davvero celebrare la Donna in quanto tale, bisogna celebrarle tutte e non solo quelle ‘politicamente corrette’: ecco perché diciamo “Non una di meno… ma per davvero!”. Il nostro è un piccolo gesto, importante per le famiglie coinvolte, ma sono le Istituzioni, lo Stato, il Parlamento a dover agire con iniziative di prossimità, incentivi e sostegni economici per dare definitivamente cittadinanza alla maternità e alla natalità in Italia e tutelare tutte le donne». Così Maria Rachele Ruiu, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus.