Nel suo studio della situazione demografica del 2018, l’Ufficio statistico centrale ungherese, nei giorni scorsi, ha avvertito che la popolazione dell’Ungheria potrebbe scendere a 6 milioni entro il 2070, osservando che il declino demografico ha superato le 400.000 persone tra il 2001 e il 2017. Lo studio mostra che la popolazione dell’Ungheria è diminuita di quasi 200.000 unità tra i censimenti del 2001 e del 2011. Tuttavia, secondo le statistiche, il calo demografico ha superato le 400.000 persone dal 2011 al 2017, una diminuzione meno marcata che in precedenza. Il declino demografico è principalmente causato dai processi naturali, ma anche dal fatto che una grande quantità di ungheresi lascia il Paese (oltre l’8% dei laureati ungheresi lavora e vive all’estero).
Secondo le previsioni, la popolazione continuerà a diminuire in futuro: nello scenario migliore, la popolazione si stabilizzerà intorno a 9 milioni di persone, ma un numero più realistico è più vicino a 7,75 milioni. Nel peggiore dei casi, questo numero potrebbe scendere fino a 6 milioni di persone entro il 2070. Il declino demografico ha provocato numerosi problemi sociali ed economici in Ungheria, principalmente nel sistema sanitario. Inoltre, l’attuale sistema pensionistico non sarà più sostenibile se la popolazione continuerà a diminuire.
Il primo ministro Viktor Orbán ha dichiarato il 2018 l’anno delle famiglie e ci sono diverse misure per incoraggiare le persone ad avere più figli. Orbán afferma che l’Ungheria è impegnata a risolvere i problemi demografici rafforzando le famiglie e le politiche di nascita, invece di promuovere e organizzare la migrazione. Un ancor maggiore sostegno del governo per le famiglie «porteràbenefici all’intera nazione, compresi i giovani», ea lungo termine, ha detto recentemente il primo ministro Viktor Orbán alla radio pubblica Kossuth.
«I giovani spesso pianificano una famiglia... e poi affrontano difficoltà finanziarie», ha detto Orbán, aggiungendo che vuole costruire un’Ungheria in cui i giovani non siano costretti a cambiare i desideri di vita a causa delle preoccupazioni economiche. Rispetto ad altri membri dell’Unione Europea, l’Ungheria ha il più alto sostegno familiare in relazione al PIL, ha detto il primo ministro, notando gli sforzi del governo per invertire le tendenze negative della popolazione. «La popolazione ungherese sta diminuendo costantemente», ha continuato Orbán, aggiungendo che le misure devono essere orientate a garantire un tasso di sostituzione adeguato: perciò il sostegno familiare rafforzato promuoverà la nascita dei bambini e ridurrà l’età media, il che renderà l’Ungheria un paese «allegro e felice».
Per quanto riguarda la prossima pubblica consultazione del governo, Orbán ha affermato che l’economia è abbastanza forte da consentire una maggiore assistenza alle famiglie. Il governo ha recentemente lanciato una nuova consultazione nazionale sui sussidi familiari per capire meglio i bisogni delle famiglie ungheresi, chiamando i cittadini a confrontarsi sulle “linee guida” per le prossime misure a favore delle famiglie. Orbán ha incoraggiato i cittadini a «usare mezz’ora» del loro tempo per compilare i questionari inviati da governo per le nuove misure familiari. Una iniziativa unica nella storia di un Paese europeo: coinvolgere le famiglie e tutti i cittadini per far meglio ciò che il governo ungherese già fa bene.
Luca Volontè