Ieri sera è stata resa nota la nomina di Valeria Fedeli a ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, nel “nuovo” Governo Gentiloni.
Si tratta di una decisione che delinea un chiaro indirizzo in tema di educazione, specialmente quella affettiva e sessuale, e che desta preoccupazione rispetto all’introduzione del gender nelle nostre scuole.
Il gender è un problema reale, non è fantasia. ProVita, pur non interessandosi di politica in senso partitico, non può non esprimere una forte perplessità per questa nomina.
Di seguito pubblichiamo dunque il testo di un Comunicato Stampa che ProVita Onlus ha firmato in forma congiunta con l’Associazione Non si tocca la famiglia e l’Associazione Comitato Articolo 26.
La nomina al Ministero dell’Istruzione dell’onorevole Valeria Fedeli, promotrice di un discusso Disegno di Legge sull’educazione di genere, rappresenta uno schiaffo a tutte le famiglie italiane ed ai docenti che da due anni si oppongono all’infiltrazione dell’ideologia di genere nella scuola.
Un governo non uscito dalle urne pone così le premesse per disconoscere le istanze dei milioni di cittadini che si riconoscono nel Family Day e rende sempre più evidente la deriva ideologica in atto.
Rilanciamo il nostro impegno a fianco dei genitori italiani e siamo pronti a mobilitarci assieme alle associazioni e alle forze politiche che si pongano a difesa della libertà di educazione e della famiglia naturale.
Ci aspettiamo che un governo costituito per traghettare il Paese verso elezioni democratiche non ponga mano ad ulteriori provvedimenti di parte, promuovendo l’indifferentismo sessuale nelle scuole.
Roma, 12 dicembre 2016
Associazione Non si tocca la famiglia
Associazione Comitato Articolo 26
Associazione ProVita Onlus
Ufficio Stampa ProVita Onlus
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contro l’inerzia delle autorità di fronte alla mercificazione delle donne e dei bambini