«Per la terza volta in pochi mesi la sede di Pro Vita & Famiglia a Roma è stata vandalizzata da attivisti di estrema sinistra, che hanno imbrattato con slogan femministi l'immagine dipinta pochi giorni fa sulle nostre serrande di un piccolo bimbo stilizzato nel grembo materno. L'ultimo attacco vandalico risale ad appena 3 settimane fa. Siamo ormai oggetto di una operazione vandalica seriale e indisturbata. Se fossimo stati un'associazione LGBTQ, probabilmente il sindaco Roberto Gualtieri sarebbe venuto personalmente a esprimere la sua solidarietà e condannare l'accaduto, ma è chiaro che agli attivisti Pro Vita non sono riconosciuti gli stessi diritti e le stesse libertà degli attivisti “politicamente corretti”. Ne prendiamo atto e andiamo avanti più determinati di prima, moltiplicando le azioni di promozione della Vita, della Famiglia e della libertà educativa in Italia». Così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus.