Le dichiarazioni della Santa Sede su aborto, gender, eutanasia e utero in affitto come offese alla dignità umana ci incoraggiano a proseguire e aumentare le nostre campagne di sensibilizzazione pubblica contro l’uccisione dei bimbi nel grembo materno, le sperimentazioni transgender sulla pelle dei bambini tramite Triptorelina o Carriera Alias nelle scuole, i tentativi di legalizzare eutanasia e suicidio assistito e di legittimare il mercato internazionale dell’utero in affitto, una pratica barbara che deve diventare presto reato universale.
I giudizi espressi dal Vaticano sulle pratiche contro la vita e la famiglia sono pienamente condivisibili da chiunque abbia a cuore il bene della persona e della società, al di là del credo religioso o politico. Auspichiamo, quindi, che possano influenzare l’operato del Governo, del Parlamento e delle amministrazioni locali, e che i Vescovi si adoperino perché queste pratiche disumane siano conosciute dai fedeli nelle loro Diocesi con apposite iniziative ed eventi di approfondimento.
Così Antonio Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia, commenta il contenuto della dichiarazione “Dignitas infinita circa la dignità umana”, resa pubblica oggi dal Dicastero per la Dottrina della fede della Santa Sede.