Pro Vita & Famiglia esprime piena solidarietà agli organizzatori e ai relatori dell’incontro “Accogliere la Vita. Storie di libere scelte”, svolto dal collettivo vicino al Movimento di Comunione e Liberazione “Obiettivo Studenti” martedì 26 novembre alla Città Studi di Milano e vergognosamente sabotato con bestemmie, fumogeni, striscioni e minacce di violenze fisiche verso i relatori da parte di gruppi studenteschi abortisti e di estrema sinistra.
Uno dei contestatori si è spinto fino a prendere una bottiglietta d'acqua dal tavolo dei relatori e a versarla in testa a uno degli studenti organizzatori dell'evento, urlando slogan come "Contro CL la gioventù si scaglia, po*ca M***a è il grido di battaglia" oppure “il ciellino non è malato, è solo un aborto mancato”. I relatori sono stati così costretti ad abbandonare la sala, nonostante la presenza della Digos.
Ci appelliamo al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi perché aumenti l'allerta preventiva in occasione di eventi organizzati su tematiche ‘pro-vita’, dato che, in questo caso come in molti altri, gli appelli alla contestazione sul Web erano già arrivati nei giorni precedenti l’incontro da parte di associazioni come “Cambiare Rotta. Organizzazione Giovanile Comunista” e “Milano in Movimento”. È inammissibile che in Italia - come dimostrano anche i ripetuti attacchi materiali alla sede di Pro Vita & Famiglia - non sia più possibile esprimere liberamente opinioni non abortiste senza rischiare per la propria incolumità fisica.
Ci rivolgiamo anche al Ministro dell’Università Anna Maria Bernini affinché faccia luce sull’accaduto e sulle responsabilità, impedendo a frange violente di spadroneggiare indisturbate nelle Università italiane decidendo di cosa si possa o non si possa liberamente discutere.
Il commento di Antonio Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia onlus