Persino il sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti, è intervenuto dalla sua pagina Facebook riguardo un volantino che circola a Spazio Comune e in altre zone della città, su iniziativa di Filiera Corta Solidale e del Comune di Cremona, dal titolo ‘Fai una spesa responsabile’. Il motivo è che tra i consigli elencati per combattere il cambiamento climatico, c’è quello secondo cui, una delle soluzioni è fare meno figli.
Scandalizzato il sindaco ha scritto: “Non avevo visto il libretto prima della notizia. Quello che è stato scritto è profondamente sbagliato e stupido, grave e non condivisibile. Gli assessori hanno spiegato che è un contenuto estrapolato malissimo da un contesto più generale di uno studio. Verrà ritirato!”. Insieme a lui si sono fatti sentire anche i partiti di opposizione, tra cui Fratelli d’Italia, che ha mandato un comunicato sottoscritto dal segretario cittadino, Luca Grignani.
“Mettere al mondo un bambino è un atto di grande responsabilità. Certamente ogni genitore o adulto responsabile si preoccupa per la qualità della vita delle future generazioni. Da qui a pensare però che siano proprio i bambini una delle principali cause d’inquinamento e che le nuove nascite vadano evitate per salvaguardare l’ambiente, è segno tangibile di totale assenza di cultura e di decadimento della nostra civiltà. […] A pagina 15 dell’opuscolo, nell’elenco delle “Quattro azioni individuali più efficaci per mitigare i cambiamenti climatici” si legge al secondo posto ‘meno figli’. Ci chiediamo retoricamente: è mai possibile, ma soprattutto è accettabile, che un assessore della nostra città, quand’anche addetto all’Ambiente ed ancor più se addetto alle Politiche sociali e alla famiglia, consiglino ai concittadini di scongiurare le nascite di bambini e di evitare di crearsi un famiglia, tanto più numerosa, ritenendoli altrimenti responsabili dei cambiamenti climatici e dell’inquinamento?”
Desta quantomeno perplessità tutto ciò e non per questioni puramente ideologiche ma perché, dati alla mano, è ormai chiaro che il calo delle nascite, in Italia, ha ormai assunto dimensioni così drammatiche che si ha la sensazione che si stia andando incontro ad una sorta di suicidio demografico pianificato. Ci si chiede a cosa giova diffondere un’idea così folle che predica la salvaguardia del pianeta ma l’estinzione della razza umana, una contraddizione in termini che non trova spiegazioni logiche e che ci auguriamo, la maggioranza sana non accetti passivamente, ma che contrasti, anche a Cremona, con la forza del buonsenso e il coraggio della protesta.
di Manuela Antonacci