Gianna Jessen doveva dare la sua testimonianza per la vita e contro l’aborto all’Università di Roma 3, il 18 maggio .
Siamo stati costretti a spostare l’evento di domani, giovedì 18, alle ore 16 in Cappellania (Basilica San Paolo): Gianna Jessen è stata censurata.
È sopravvissuta a un aborto salino, nel 1977, in una clinica Planned Parenthood, quando la madre era a 30 settimane di gravidanza, ma nonostante sia rimasta gravemente lesa da paralisi cerebrale e muscolare, sia stata allevata in un orfanotrofio come un’handicappata senza speranza, a 4 anni è stata adottata da chi ha saputo volerle bene per quel che era ed è, e le ha tenacemente fatto fare fisioterapia e riabilitazione: contro ogni speranza, ha recuperato buona parte dei suoi handicap. Ha pure imparato a camminare, e lei dice: “corre la maratona“! Infatti, nel 2006, ha partecipato alla maratona di Londra e ha portato a termine il percorso, per dare un segno di speranza forte e indelebile.
Quest’anno Gianna Jessen partecipa con noi anche alla Marcia per la Vita!