Toni Brandi, Presidente di ProVita onlus e Alexey Komov, Presidente di Familypolicy.ru, portavoce della Commissione sulla famiglia del Patriarcato di Mosca ed Ambasciatore del WFC all’ONU,
Hanno tenuto a Udine e a Volano (TN) due conferenze “Per la vita e la famiglia”
Komov è l’emblema della Russia cristiana che risorge dopo sette decenni di ateismo di stato, e ha spiegato come le politiche pro vita e pro famiglia possono essere realizzate in concreto e con buoni frutti. Nel nostro mondo viziato e materialista i giovani passano davanti ai media (TV, internet) un tempo sei volte maggiore del tempo che passano a scuola, 30 volte il tempo che passano con i genitori, e 60 volte il tempo che passano in luoghi di culto.
Quindi l’emergenza educativa in atto – ha detto Brandi – non è da sottovalutare. In particolare per quanto riguarda le tematiche dell’affettività e della sessualità. Ha ricordato l’importanza del Family Day 3.0 che sta continuando a portare sottoscrizioni alla nostra petizione, l’insidiosità dei progetti del MIUR e dell’UNAR che vengono presentati come “lotta contro la discriminazione“, ma di fatto puntano a negare la naturale differenza sessuale, a educare fin dalla più tenera età all’uso del corpo come oggetto di piacere e quindi alla normalizzazione di quasi ogni comportamento sessuale. Il tutto – per di più – senza coinvolgere le famiglie. Dietro all’ideologia del Gender ci sono i grandi interessi economici delle multinazionali dei farmaci contraccettivi, del condom, della pornografia, dell’aborto, le cliniche della fecondazione artificiale e i mercanti di schiavi intermediari dell’utero in affitto.
Redazione