Bisogna custodire l’ambiente custodendo l’uomo, rimettere al centro l’umanità per salvaguardare il clima. Oggi, infatti, è più che mai urgente una nuova cultura “green” ma umana, per scardinare le pericolose bugie dell’ambientalismo radicale che, al contrario, minaccia la vita umana sulla Terra. E’ il messaggio che Pro Vita & Famiglia lancia con la campagna "Custodire l'Ambiente custodendo l'Uomo".
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Ma perché questa campagna?
Sebbene gli studi scientifici dimostrino che l’uomo e le emissioni di CO2 non sono affatto la causa del riscaldamento globale, chi dà voce a questa verità viene costantemente censurato e deriso dal mainstream politicamente corretto.
L’ONU e le altre organizzazioni soggette a un’enorme pressione politica che diffondono allarmismo sui cambiamenti climatici, come l’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), rifiutano il confronto con autorevoli organizzazioni scientifiche indipendenti come il NIPCC (Nongovernmental International Panel on Climate Change) e la Clintel (Climate Intelligence): perché questa paura di un dibattito libero e aperto?
Il benessere e il progresso acquisiti finora sono stati possibili grazie ad energia a basso costo: la “transizione verde” causa invece un aumento esponenziale dei prezzi dell’energia e dei beni di consumo: la “svolta green” costringerà centinaia di milioni di persone, soprattutto le fasce più povere e deboli, a soffrire il freddo e il caldo e a nutrirsi di insetti o cibi sintetici per rendere l’alimentazione globale “sostenibile” (a proposito, ma gli OGM non erano dannosi…?).
Transizione ecologica? Per pochi, ricchi e potenti
Per ragioni economiche: L’energia “verde” costa moltissimo ed è poco efficiente. Dal 2015 a oggi i cittadini del mondo hanno pagato tasse per la transizione ecologica pari a 3.800 miliardi, che corrispondono al fatturato delle grandi imprese del set- tore. La quantità di fossili consumata, così come il loro prezzo, è comunque aumentata: da 129.000 TWh (Terawatt-ora) a 136.000 (fonte: International Energy Agency).
Per ragioni politiche: L’instillazione mediatica del terrore per una presunta “apocalisse climatica” rende i cittadini più docili e disposti ad accettare qualsiasi cambio di abitudine, forma di controllo e sacrificio per “salvare il pianeta”. L’élite globalista di pochi multimilionari occidentali, che potrà comunque permettersi cibo ed energia anche a prezzi elevati, aumenterà il proprio potere di controllo delle masse e dunque dei governi degli Stati.
Per ragioni ideologiche: Questa “religione verde”, i cui sommi sacerdoti siedono al Forum di Davos e sugli scranni più alti dell’Unione Europea e degli organismi internazionali, si innesta nella sciagurata filosofia neo-malthusiana, che da più di due secoli alimenta e diffonde una mortifera propaganda anti-umana. L’uomo è considerato il “cancro” del pianeta, perciò bisogna ridurre la popolazione per mancanza di risorse tramite contraccezione ormonale fin da giovani, aborti di massa (contro la salute delle donne), eutanasiae suicidio assistito per “incoraggiare” anziani, disabili e malati,improduttivi e costosi per la collettività, a togliersi di mezzo.
Verso un mondo migliore... per loro!
Alle grandi rivoluzioni industriali, iniziate con la scoperta della ruota, proseguite attraverso le macchine a vapore per arrivare oggi alla domotica, si vuole imporre un brusco dietrofront: si spinge per una de-industrializzazione che abbassi le capacità economiche e imprenditoriali private, dei cittadini e delle famiglie, per renderle più povere, fragili e dominate dal pugno di ferro dei padroni del “Mondo Nuovo”.
Per chi salveremo la Terra, se non ci saranno più persone ad abitarla? Risposta: per i vari Bill Gates (il quale ha già investito nei cibi sintetici e in una start up che alleva insetti), che potranno permettersi energia e cibo di ogni tipo, anche se costosi, circondati da una schiera di umili e devoti servitori, grati a lor signori per aver cura dell’ambiente. Più che “grati”, “greti”, o meglio “gretini”...
Salviamo il Pianeta... con l'Uomo e per l'Uomo!
Bisogna tutelare sempre la vita umana, e per farlo bisogna anche che l’uomo possa vivere in una “Casa” accogliente e pulita. Bisogna, quindi, preservare e custodire l’ambiente, anzi, il Creato (combattendo l’inquinamento, per esempio), bisogna educare al rispetto della natura, ma con l’Uomo e per l’Uomo, che con la sua somma dignità e il suo ingegno ha il diritto e il dovere di goderne usandolo e curandolo, per lasciarlo in eredità a una grande, grandissima, moltitudine di generazioni future.
Per approfondire:
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