In Italia sono 13 milioni gli anziani, dei quali la maggiorparte sono nonni con un valore socio-economico enorme. Di questi, oltre un milione di anziani vivono in condizioni di indigenza, solitudine, con difficoltà motorie e privi di adeguati aiuti anche per affrontare per più normali attività quotidiane. Come se non bastasse, inoltre, circa 500.000 di questi rischiano di finire in case di riposo o RSA.
Una situazione che richiede un intervento immediato e non più rimandabile da parte dello Stato, della politica tutta e delle Istituzioni. Per questo Pro Vita & Famiglia Onlus ha lanciato la campagna “Grazie a Dio ci sono i Nonni”, che ha il duplice obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema e, soprattutto, chiedere nuove misure politiche ed economiche al nuovo Governo e al nuovo Parlamento nominato ed eletto dopo le elezioni del 25 settembre 2022.
La campagna è partita, infatti, a fine settembre con una serie di affissioni su Roma, Milano, Torino e provincia, a pochi giorni dalla Festa dei Nonni del 2 ottobre - istituita per legge il 31 luglio 2005 dal Parlamento - e proseguita il 12 ottobre con una Conferenza Stampa di presentazione delle richieste della Onlus, il tutto supportato da un’ampia panoramica statistica e sociologica sul valore sociale dei Nonni presentata da Gian Carlo Blangiardo, presidente dell’Istat
In particolare, poi, si chiede al Governo la nomina di un Sottosegretario al Ministero delle Politiche Sociali alla cura degli anziani soli, poveri e portatori di disabilità e, sempre ad ottobre, il lancio di una petizione popolare. In più, a Parlamento e Istituzioni si chiedono maggiori e più adeguati interventi di prossimità, anche in ambito locale, come sostegni per le attività più semplici per la cura della persone o della casa e l’aiuto agli anziani nella risoluzione di problemi - soprattutto tecnologici -, fornendo loro supporto quotidiano. Oltre ai servizi di assistenza pratica, la campagna chiede poi l’istituzione di altre iniziative simboliche di valore culturale, come intitolare una piazza ai “Nonni d’Italia” in tutti i capoluoghi e organizzare, ogni 2 ottobre, in occasione della Festa dei Nonni, manifestazioni ed eventi celebrativi sul ruolo sociale degli anziani che coinvolgano le scuole e la cittadinanza.
Tra le altre richieste avanzate dalla campagna, poi: l'istituzione di un numero verde nazionale per le emergenze causate dalla solitudine e dall'esclusione sociale degli anziani; il potenziamento dei servizi socio-sanitari di prevenzione e sostegno delle malattie neurodegenerative (come Parkinson, Alzheimer, Sla, demenza senile, ecc.); la detrazione fiscale delle spese economiche documentate che i nonni affrontano a beneficio delle attività scolastiche, universitarie, lavorative e sportive dei nipoti. In più si chiede che i nonni possano essere delegati dai genitori a partecipare attivamente alla vita scolastica dei nipoti in caso di loro impossibilità, dunque per colloqui con docenti, incontri e rappresentanza negli organi collegiali. Infine, la tutela della stessa Vita degli anziani, per proteggerli dalla "cultura dello scarto" e della mentalità eutanasica. Per questo viene chiesto alla politica l'adeguato finanziamento e l'applicazione della Legge 38/2010 sulle cure palliative.
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