15/11/2013

“Il 17 novembre in piazza Bra a Verona per la famiglia”

Pubblichiamo la lettera di Alberto Zelger che invita tutti a partecipare alla Manifestazione delle sentinelle in piedi domenica 17 Novembre dalle 18.00 alle 19.00 in Piazza Bra, di fronte a Palazzo Barbieri a Verona motivando l’invito con una serie di allegati che riassumono la battaglia epocale che stiamo combattendo poichè dietro questo potente attacco delle lobby internazionali contro la Vita e la Famiglia ci sono le vecchie teorie razziste ed eugenetiche di Malthus e della Sanger (fondatrice di International Planned Parenthood), finanziate da potenti come Bill Gates, ben rappresentati all’ONU e nelle sue agenzie, che auspicano la diminuzione della popolazione a vantaggio dei ricchi, dei sani e dei bianchi.

Cara amica, caro amico,
gli attacchi alla famiglia e alla libertà di espressione si fanno sempre più pesanti. Le Istituzioni europee, l’ONU e persino l’OMS vogliono abolire il diritto dei bambini ad avere un papà e una mamma. Anche la Rai svolge egregiamente il suo ruolo di imbonitore, con lo scopo di rieducare gli italiani – come già faceva l’Unione Sovietica – ad accettare una “visione etica” contro natura. Se sarà approvata la legge sull’omofobia, chi si opporrà a un’educazione gay-friendly nelle scuole potrà essere arrestato; per convincerci che questa legge è necessaria, strumentalizzano alcuni episodi di cronaca per dirci che l’omofobia è la causa principale dei suicidi di omosessuali, il che è falso. Il Governo poi ha deciso di promuovere e finanziare con 10 milioni di euro la teoria del gender nelle scuole, mentre le associazioni gay-trans cercano di far tacere ogni opposizione con un’aggressività crescente.

NON POSSIAMO PIU’ CHIAMARCI FUORI ! PARTECIPA ANCHE TU:
domenica 17 Novembre dalle 18.00 alle 19.00
in Piazza Bra, di fronte a Palazzo Barbieri, Verona

una testimonianza aconfessionale e apolitica, promossa dalle “SENTINELLE IN PIEDI di Verona”, sulla strada già percorsa dalla Manif Pour Tous e dai Veilleurs Debout francesi, per difendere:
· la libertà di opinione (contro la legge bavaglio sull’omofobia)
· l’unicità del matrimonio tra un uomo e una donna
· il diritto dei bambini ad avere un papà e una mamma

Siamo tutti chiamati a partecipare a questa battaglia, fra natura e contro-natura, fra famiglia e anti-famiglia: credenti e non credenti; perché si tratta di far valere la ragione e il buon senso; perché le dottrine sull’identità di genere e ciò che ne consegue portano a un capovolgimento dei parametri antropologici su cui ha sempre gravitato la società umana, e quindi all’infelicità e all’autodistruzione del genere umano.

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Passa parola!

Alberto Zelger

Sentinelle in Piedi, Verona 17 novembre 2013