Dopo la denuncia di Notizie Provita e dei Giuristi per la Vita, tutti i media nazionali si sono occupati delle opinabili letture sottoposte ai ragazzi di 15 anni dei liceo Giulio Cesare di Roma.
In Italia è in atto da molto tempo un percorso di avvicinamento dei ragazzi, addirittura dei bambini a volte, all’approccio sessuale ed alla distruzione dell’identificazione nelle immagini di maschio e femmina a favore di un variopinto ventaglio di opzioni entro cui discrezionalmente scegliere.
Le favole gay distribuite nelle scuole d’Infanzia di Venezia, la distribuzione di opuscoli osceni nelle scuole superiori da parte dell’Arcigay ed in generale le linee guida dell’UNAR non sono che l’inizio di una lunga e strisciante strategia finalizzata alla creazione dei una nuova generazione di italiani senza riferimenti di appartenenza sessuale né modelli familiari saldi.
“Sei come sei” è solamente l’ennesimo tassello di un percorso già giunto a livelli preoccupanti di sviluppo ed era a maggior ragione giunto mettere un punto e sollevare la questione a livello nazionale. Non è ammissibile che i genitori non sappiano cosa viene propinato ai propri figli: in questo modo viene infranto il patto fiduciario tra famiglia e scuola.
Nonostante questo molte testate giornalistiche o televisive hanno dimostrato una particolare simpatia nei confronti delle letture consigliate dalle insegnanti del Giulio Cesare cosa che contribuisce certamente a creare confusione. Ma l’aspetto importante è sollevare il velo: le persone di buon senso -e per fortuna sono ancora la maggioranza- si faranno da sole un’opinione.
Riportiamo alcuni degli articoli usciti ieri, 30 aprile:
IL MATTINO IL MATTINO – articolo
REPUBBLICA REPUBBLICA – articolo
Redazione