15/02/2016

Lottiamo per la famiglia! L’appello di Brandi e Komov a Radio Kolbe

Nel contesto del tour a difesa della famiglia naturale che stanno conducendo in giro per l’Italia, il presidente della nostra ProVita onlus, Toni Brandi e Alexey Komov, ambasciatore alle Nazioni Unite del Congresso Mondiale delle Famiglie, nonché portavoce del Patriarcato ortodosso di Mosca, hanno rilasciato un’interessante intervista a Radio Kolbe.

Hanno parlato un po’ di tutto. Dello scenario internazionale e geopolitico, di persecuzione dei cristiani nel mondo, delle colpevoli omissioni di certi uomini di Chiesa che si vergognano di testimoniare la verità del Vangelo davanti ad un mondo sempre più secolarizzato e laicista e dello storico abbraccio tra Papa Francesco e il Patriarca Kirill.

Ma soprattutto hanno affrontato il tema centrale dei convegni che stanno tenendo in varie città italiane: la difesa della famiglia, minacciata e fortemente attaccata dalle politiche di molti Paesi occidentali, totalmente proni ai diktat delle lobby Lgbt, a loro volta finanziate dai poteri forti.

Brandi ha ricordato come intorno alle battaglie per i “diritti” dei gay vi sia un giro di denaro spaventoso: i grandi gruppi finanziari, infatti, sostengono l’ideologia omosessualista per il profitto.

Anche l’Italia sta cedendo di fronte alle imposizioni Lgbt, basti pensare all’approvazione della folle legge Cirinnà. Nonostante sia palesemente incostituzionale (equipara infatti le unioni civili gay al matrimonio) e non piaccia alla grande maggioranza dei cittadini, il governo è intenzionato ad andare avanti, sorpassando ogni regola di democrazia e dialogo.

Tuttavia, il presidente di ProVita ha fatto notare ai radioascoltatori che il popolo italiano, avendo ancora ragione e buon senso, si è mobilitato e si sta mobilitando in massa per la famiglia. Lo si è visto nei due Family day del 20 giugno 2015 e del 30 gennaio scorso. E lo si vedrà sicuramente nei prossimi mesi. L’appello che Brandi ha lanciato è di non fermarsi, ma di continuare a lottare, senza paura. Le istituzioni dovranno prima o poi tener conto della voce dei cittadini.

Alexey Komov ha invece sottolineato il risveglio spirituale della Russia, dopo oltre settant’anni di ateismo comunista, e ha ricordato le politiche a favore della famiglia che il governo di Mosca sta attuando, come ad esempio consistenti bonus economici per il secondo figlio e la donazione di terre coltivabili per il terzo.

Qui potete ascoltare l’intera intervista.

Redazione

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