07/06/2013

“Notizie Pro Vita”, voce forte e coraggiosa dalla parte della vita. Senza compromessi

Il primo numero è uscito nell’ottobre 2012, in piena crisi della carta stampata: “Ma la scomparsa di Chiara Corbella-Petrillo, morta per dare alla luce la sua bambina, e la meravigliosa Marcia per la Vita di Roma mi hanno fatto capire cosa Gesù si aspettasse da me”. Battersi contro l’aborto si può: “Occorre trasformare le parole in azioni e condurre una forte battaglia culturale nelle scuole e nelle strade”.

Si è affacciato sul panorama editoriale, soprattutto quello pro life, in punta di piedi, ma con coraggio e decisione, quel coraggio e quella decisione che derivano da una forte passione ideale: stiamo parlando del mensile “Notizie Pro Vita”, uno dei frutti scaturiti dalla Marcia per la Vita, svoltasi a Roma il 13 maggio dell’anno scorso. Il primo numero è uscito nell’ottobre 2012, direttore è Antonio Brandi, imprenditore nel campo del turismo e dei trasporti e amministratore delegato del gruppo GTS Alive Group, già noto in quanto ha fondato nel 2005 la Laogai Research Foundation Italia, organizzazione impegnata in una campagna d’informazione sui laogai, i famigerati campi di concentramento cinesi. Lo abbiamo intervistato in merito alla sua battaglia contro l’aborto, condotta dalle pagine del suo periodico.

Dottor Brandi, perché in un momento come questo, con la crisi della carta stampata, ha voluto dar vita a una nuova rivista e per di più tutta dedicata ai temi pro life e della bioetica?
“Ho sempre considerato l’aborto il più vile degli omicidi, perché perpetrato contro una persona incapace di difendersi. A maggio del 2012 ho avuto tre operazioni, che hanno causato tre mesi di convalescenza a Roma. Il 13 giugno ci ha lasciato Chiara Corbella-Petrillo, che ha preferito morire pur di dare alla luce la sua bambina. La conoscevo dalla sua infanzia, essendo amico del padre e della famiglia da 40 anni. Quando sono stato informato della morte di Chiara, ho pianto molto. Durante la mia convalescenza ho riflettuto tanto. La scomparsa di Chiara e la meravigliosa Marcia per la Vita del 13 maggio mi hanno fatto capire ciò che dovevo fare e quale fosse veramente il lavoro che Gesù si aspettava da me. Quindi, con poche risorse ma molta volontà ed entusiasmo, insieme ad un gruppo di amici cattolici, come Francesca Romana Poleggi, Francesco Agnoli, Marco Respinti, Mario Palmaro, Andrea Giovanazzi, Benedetto Rocchi ed altri, abbiamo dato vita a questo mensile, “Notizie Pro Vita”, e ad un sito www.prolifenews.it, che viene aggiornato quotidianamente.

Perché Notizie Pro Vita?
Semplicemente perché ci siamo resi conto della necessità di un organo di stampa, che non accetti né compromessi né il male minore, sulla linea di quanto ripetuto dai Successori di Pietro. Tengo a ricordare le chiare parole di S.E. il cardinale Stanislaw Dziwisz quando ha affermato: ’La Chiesa insegna chiaramente che i cattolici sono obbligati a non accettare il compromesso, ma a puntare alla protezione totale della vita’.
“IN ITALIA LA MARCIA PER LA VITA HA UNITO IL POPOLO PRO LIFE”
Qual è, a Suo giudizio, la situazione dei gruppi e delle battaglie pro-life a livello internazionale?
“Lavorando molto all’estero, posso dire che in Polonia come in Irlanda, in Ungheria ed in altri Paesi, le associazioni per la vita sono unite. In Italia questa unità nella verità si è solo recentemente scoperta con la Marcia Nazionale per la Vita. La tragica realtà è che da decenni, di caduta in caduta, in nome della simpatia per tutto ciò che è nuovo e che cambia, per la modernità, in nome del “dialogo”, molti cattolici hanno dimenticato il dovere supremo della testimonianza della verità a qualsiasi costo, fino al martirio, come fanno oggi i nostri fratelli nel mondo, quelli che soffrono, sono perseguitati e persino uccisi in Cina, Pakistan, India ed in altri Paesi. Guardiamo le cose per quelle che sono: i complici del genocidio di 5 milioni di bambini sono principalmente quei politici cattolici “timidi”, che hanno accettato -e taluni continuano ad accettare- compromesso dopo compromesso. Ora, però, credo che le attitudini stiano cambiando, dal forte impegno di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI per la vita alla crescita delle forze pro-life in America, in Italia e nel mondo. Questo si denota anche dal fatto che sono sempre di meno le organizzazioni che si auto-escludono dalla Marcia Nazionale per la Vita a Roma”.

Il 12 maggio si è tenuta per l’appunto a Roma la III Marcia Nazionale per la Vita, che anche lei ha contribuito a organizzare. Perché partecipare?
“I Vicari di Cristo sono sempre stati chiari e limpidi nella loro condanna dell’aborto e della legge 194. In occasione del venticinquesimo anniversario dall’entrata in vigore della legge, Giovanni Paolo II ha dichiarato: “Non può esserci pace autentica senza il rispetto della vita, specie se innocente ed indifesa come quella dei bambini non ancora nati”. Anche Benedetto XVI nel trentennale della 194 affermò: “Difendere la vita umana è divenuto oggi praticamente più difficile, perché si è creata una mentalità di progressivo svilimento del suo valore”. Sono loro, i successori di Pietro, che noi dobbiamo seguire. Dobbiamo “orare et pugnare” per la verità e per la vita e marciare fa parte della nostra lotta per far sentire la nostra voce”.
COMBATTERE L’ABORTO SI PUO’. ANCHE OGGI. ANCHE IN ITALIA.

Secondo lei è ancora possibile lottare per l’abrogazione delle leggi abortiste? E come?
“Assolutamente si! Noi dobbiamo fare come ha fatto il movimento Youth Defense in Irlanda, che ha trasformato le parole in azioni e che si batte continuamente per la vita nelle scuole e nelle strade. Perciò Notizie Pro Vita porta avanti una forte battaglia culturale con numerose associazioni collegate alla Marcia, organizzando proiezioni di film (come “October Baby”) e spettacoli teatrali (ad esempio “Il Mondo di Lucy”). Gli italiani non sono abortisti, sono solo confusi e dubbiosi. Vogliamo che si parli dell’aborto nelle scuole, nelle parrocchie, nei circoli culturali, tra la gente, per far capire a tutti l’orrore dell’aborto. Una volta che si sia creata una sensibilità sociale idonea, potremo premere per l’abrogazione dell’iniqua legge 194. È un progetto certamente ambizioso, ma assolutamente doveroso”.

Come si sostengono Notizie Pro Vita e il suo sito Prolifenews?
“Veramente con l’aiuto della Provvidenza! Siamo principalmente volontari che lavorano quando possono per raccogliere articoli, scrivere, aggiornare il sito, distribuire la rivista, organizzare eventi e cercare abbonamenti e fondi per sostenerci. Le nostre risorse sono limitatissime e quando mi permetto di menzionare la Provvidenza, lo faccio, perché lo credo veramente. Solo grazie a Gesù e a Maria possiamo andare avanti”.

Come si può partecipare alla vostra battaglia?
“Guardate il nostro sito www.prolifenews.it o contattateci al 06/3233035 o scriveteci a [email protected]”.
La battaglia per la vita, insomma, passa oggi anche attraverso le pagine di “Notizie Pro Vita”, una coraggiosa voce in più contro l’aborto.

di Federico Catani

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