Su un interessante articolo pubblicato ieri su Corrispondenza Romana leggiamo che a Roma l’ineffabile sindaco Ignazio Marino si preoccupa di educare il popolo alla bellezza delle perversioni, lanciando la campagna “Le cose cambiano”, che, tradotta in italiano, vuol dire: “Le porcate sono belle”. Vista la necessità di “sensibilizzare la popolazione scolastica capitolina delle Scuole secondarie di II grado al rispetto e alla valorizzazione delle differenze, contribuendo cosi a contrastare il bullismo omofobico”, gli studenti riceveranno adeguata istruzione in materia: “l’iniziativa, firmata dall’assessore Alessandra Cattoi, si propone di educare i giovani alla cultura di genere e al rispetto dei diversi orientamenti sessuali e si articolerà su più livelli: sono previsti infatti, la compilazione di un questionario, un ciclo di incontri formativi con personaggi dello spettacolo e rappresentanti delle associazioni LGBT nelle vesti di «testimonals contro l’omofobia», un concorso a premi e, infine, un evento finale il 17 maggio nel giorno della giornata internazionale contro l’omofobia promossa dall’Unione Europea nel quale avverrà la premiazione del concorso e saranno presentati i risultati della ricerca”. Visti i temi trattati, saremmo curiosi di sapere quali siano i premi previsti, però non vogliamo scadere nell’umorismo da caserma…
Inutile dire che le famiglie non sono state interpellate. Del resto, la presenza tra i “formatori”, di rappresentanti delle associazioni di invertiti, lesbiche, viedimezzo e altre piacevolezze, è ovviamente garanzia di serietà educativa. E poi, perché interpellare le famiglie? Anche i giovani inquadrati nella Hitlerjugend “appartenevano” in tutto e per tutto al Fuhrer.
Questo di Roma non è che un esempio, certo il più clamoroso, perché Roma è caput mundi, ma non l’unico. Già da un paio d’anni circola a Milano il libretto-porcata “Piccolo Uovo”, apologia dell’omosessualità, i cui elevati contenuti sono stati anche tradotti in uno spettacolo teatrale per scolari delle elementari.
Insomma, piccoli flash sull’attacco alla gioventù e alle famiglie che prosegue imperterrito, in attesa di un bel programma nazionale in ossequio alle linee guida dell’OMS.
In questa cupa atmosfera di dissolvimento sociale e di satanica rovina della gioventù ci sembra molto importante segnalare l’incontro che si terrà a Padova sabato 8 febbraio, nel corso del quale sarà ufficialmente presentato il Comitato Nel nome dell’Infanzia, le cui finalità sono già state riportate. Qui di seguito riportiamo il programma della giornata:
****************************************
I programmi “educativi” messi a punto su scala internazionale, e in via di rapido recepimento in Italia, nascosti astutamente sotto la nota formula della “educazione sessuale”, minacciano l’integrità psicofisica dei nostri figli.
Come possiamo difendere l’infanzia da questa nuova violenta aggressione, lesiva della dignità dei bambini e della potestà dei genitori?
Sabato 8 febbraio 2014, alle ore 16 – Sala parrocchiale di Sant’Ignazio di Loyola, via Montà 107, Padova – presentazione del Comitato “Nel Nome dell’Infanzia – giù le mani dai nostri figli”.
Intervengono:
– Avv. Maria Assunta Opportuno, presidente del Comitato
– Prof. Matteo D’Amico, docente di storia e filosofia, formatore Aespi
– Dott. Carlo Manetti, docente di Relazioni Internazionali, editorialista della rivista di bioetica Quaderni del San Raffaele, socio fondatore dell’Associazione culturale John Henry Newman
– Dott. Alessandro Gnocchi, giornalista e scrittore
Saranno presenti rappresentanti dell’Associazione Giuristi per la Vita.
Dopo gli interventi dei relatori sarà dato ampio spazio alle domande del pubblico.
Per scaricare il programma in pdf, CLICCA QUI
Fonte: Riscossa Cristiana