La Croce ha lanciato un’idea pazzesca: invitare il 13 giugno al Palalottomatica (ex Palasport) di Roma, tutti gli Italiani che vogliono dire forte e chiaro che l’utero in affitto e gli annessi e connessi sono pratiche oscene, disumane e degradanti.
Costanza Miriano ha scritto un pezzo, nel suo modo incisivo, colloquiale e frizzante, in cui dà del “pazzo scatenato” a quel suo amico (Mario Adinolfi) che:
“Ha deciso di chiamare a raccolta un popolo, tutto il popolo degli uomini e delle donne di buona volontà, e di vedere se si riesce a riunirlo. Ma non in qualche salone parrocchiale, e neanche in un teatro. Quella magari era una cosa normale. No. Lui si è chiesto quale fosse lo spazio al chiuso più grande d’Italia, lo ha trovato, e lo ha preso”.
Il Palalottomatica di Roma tiene, quindicimila posti, perché quindicimila persone da tutta Italia dovranno dire “che la Corte Europea di Strasburgo che sanziona l’Italia perché non permette che i figli si comprino ci rende orgogliosissimi di essere italiani, che vogliamo rimanere orgogliosi del nostro paese non uniformato alla barbarie, che chiediamo all’Onu di votare la proposta di una moratoria di questa pratica che trasforma i bambini in merce, le donne in corpi da sfruttare, a volte fino alla morte come è successo alla diciassettenne indiana Sushma Pandey uccisa dalla iperstimolazione ovarica”.
I bambini non si comprano, la persona è sacra, le donne non si possono affittare...
“C’è un’offensiva normativa e politica in corso, proprio in questi giorni, in questi mesi, e c’è un popolo che si sta mobilitando, per ricordare che contro il popolo non si legifera”.
“Ci sono bambini in carne ed ossa che vengono prodotti, venduti, eliminati se imperfetti, comprati, cresciuti in famiglie senza il padre o senza la madre. Noi vogliamo che questa cosa in Italia non sia consentita. Noi vogliamo fermare leggi che la permettano, perché quando una legge entra in vigore fa mentalità, abbassa la soglia della consapevolezza, della vigilanza morale, come purtroppo è successo con l’aborto in tutto il mondo”.
Allora possiamo fin da subito dire che se Mario Adinolfi è “un pazzo scatenato”, noi di ProVita siamo più pazzi di lui.
La loro iniziativa – dice la Miriano – è protetta molto “in alto” : il 13 giugno è il Sacro Cuore Immacolato di Maria, che, come lei ha promesso a Fatima, trionferà sul mondo. Ed è anche sant’Antonio da Padova, il santo dei miracoli. E come se non bastasse, troppa grazia, il 13 giugno è salita al cielo Chiara Corbella Petrillo... bhè, noi di ProVita siamo “figli” di Chiara Corbella Petrillo, che il nostro Presidente, Toni Brandi, conosceva fin da bambina.
Noi di ProVita, il 13 giugno, al Palalottomatica, saremo in prima fila.
Francesca Romana Poleggi