Una delle grandi emergenze attuali - troppo spesso ignorata o sottaciuta - riguarda la sessualizzazione e ipersessualizzazione dei minori sui media, cioè quel fenomeno per cui la sessualità viene spesso imposta ai minori su internet o sugli altri media in modo indebito, oppure quando i minori vengono addirittura coinvolti in vicende sessuali pericolose e illecite (si pensi a fenomeni quali il revenge porn, l'adescamento o la pedopornografia).
Ciò è stato denunciato negli ultimi anni da molti organismi tra cui l’UNICEF, il Consiglio d’Europa e il Parlamento Europeo. I dati sono drammatici se pensiamo che più di un bambino su quattro tra gli 11 e i 16 anni, con un profilo sui social, ha sperimentato qualcosa di sconvolgente l'anno scorso. Ma, tra questi, soltanto uno su cinque ne ha parlato con qualcuno.
Per meglio affrontare tali sfide, Pro Vita & Famiglia ha dato vita alla campagna "Piccole Vittime Invisibili" contro la sessualizzazione dei minori sui media. Attualmente vi è una presenza impressionante di immagini a contenuto sessuale nei media sia tradizionali che digitali. Alcuni si riferiscono a “pornificazione” o “pedofilia corporativa” per descrivere il fenomeno della sessualizzazione dell’infanzia.
La campagna di Pro Vita & Famiglia è iniziata l’8 settembre 2021 con un convegno di presentazione presso il Senato della Repubblica, nella Sala “Caduti di Nassirya” dal titolo “Tuteliamoli in Rete. Bambini: le vittime invisibili dei nuovi media” e continua tuttora con numerosi eventi ed iniziative.
Per la campagna è stato realizzato un DocuFilm da Pro Vita & Famiglia sull’azione di Meter, la onlus di don Fortunato Di Noto che combatte la pedofilia e pedopornografia, anche con un numero verde per assistere i bambini in pericolo. Il DocuFilm, presentato per la prima volta a settembre 2021 continua ad essere riproposto in Rete, con una secondo rilancio a gennaio 2022. Sempre nel 2022, a marzo, è stato realizzato un vademecum sulle cause e i rimedi di questo problema, pensato proprio per aiutare genitori, insegnanti, catechisti e in generale chi è a contatto coi giovani. CLICCA QUI per il vademecum.
Il 19 gennaio, invece, un Webinar indirizzato ai genitori sui tempi dell'iper connessione e ipersessualizzazione, con la presenza dello scrittore Antonio Morra e della giornalista Costanza Miriano, moderato dal vicepresidente Jacopo Coghe.
Sempre a gennaio 2022 sarà invece pubblicato il libretto informativo sul tema, dal titolo "Iper-sessualizzazione dei giovani nel mondo digitale: manuale di sopravvivenza per i genitori" e la campagna proseguirà con numerosi spot e video esplicativi sui rischi e i rimedi all’ipersessualizzazione spiegati dai bambini.
Tra settembre e ottobre 2021, invece, una petizione lanciata da Pro Vita & Famiglia - che verrà riproposta a metà gennaio del 2022 - ha raccolto oltre 18mila firme ed è stata consegnata al ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti e al Presidente dell’AGCOM Giacomo Lasorella per chiedere l'attuazione di un regolamento ad hoc (già votato dal Parlamento) per inserire più filtri contro i contenuti pericolosi per i minori.
Dal 13 settembre 2021, inoltre, Pro Vita & Famiglia ha lanciato una campagna di affissioni prima su Roma e Milano e successivamente nei principali capoluoghi italiani, mentre a ottobre 2021 si è svolto un primo Webinar sul tema con la partecipazione di Jacopo Coghe, Maurizio Belpietro, Vittorio Sgarbi, Simone Pillon, Don Fortunato Di Noto, Massimo Gandolfini, Antonio Morra e Miriam Incurvati.
La campagna di affissioni sta proseguendo in tutta Italia, nel dettaglio - a fine 2021 - in Trentino ed Emilia Romagna, in particolare nelle città di Ravenna, Bologna e Ferrara.
Secondo l’APA vi è sessualizzazione quando:
- Il valore di una persona deriva solo dal suo appeal o comportamento sessuale;
- Una persona viene confrontata con un standard che equipara l’attrazione fisica con l’essere sexy;
- Una persona viene sessualmente oggettificata;
- La sessualità è impropriamente imposta a una persona
Questo fenomeno produce gravi conseguenze dal punto di vista dei comportamenti sessuali (attività sessuale promiscua, prematura e senza responsabilità; atteggiamenti violenti legati alla sessualità; atteggiamenti di oggettificazione delle persone), oltre ad avere delle ricadute psicofisiche (dipendenze sessuali; comportamenti compulsivi; disordini alimentari; disordini legati all’immagine corporea, bassa autostima ecc.) e sociali (incapacità diffusa di instaurare legami affettivi autentici e duraturi; indebolimento ulteriore dell’istituto familiare, aumento della violenza su donne e bambini ecc.).
Possono inoltre implicare dei rischi per la sicurezza e l’integrità psicofisica del minore (esposizione alla pedofilia, all’adescamento o allo sfruttamento sessuale, coinvolgimento nella pedopornografia). Di qui la necessità di sviluppare una nuova consapevolezza nell’utilizzo dei media, in particolare dei media digitali.
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PER APPROFONDIRE
Guarda il trailer del Docu-Film --- Guarda il Docu-Film
Al via la campagna di affissioni --- Affissioni con esempi choc: «Bambini non abbastanza protetti. Serve attuare la legge!»
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