La Corte Costituzionale, attraverso la sentenza del 9 aprile 2014, ha dichiarato incostituzionale il divieto per le coppie sterili di ricorrere alle tecniche di fecondazione medicalmente assistita di tipo eterologo, previsto della Legge 40 del 19 febbraio 2004 (articolo 4, comma 3). Questa sentenza apre le porte ad una ulteriore ridefinizione della Legge 40, se non ad una riscrittura completa. La PMA eterologa, nel frattempo, è stata inserita nei Livelli essenziali di assistenza e numerose strutture sono state abilitate a questo tipo di procedura.
In uno scenario di incertezza normativa e operativa risulta quantomai necessario interrogarsi sulla bontà o meno di determinate scelte, giuridiche e politiche, e di metodiche eticamente discutibili, comportanti rischi psico-fisici per genitori, figli e donatori, nonché ripercussioni di carattere medico, giuridico, economico ed antropologico sull’intera società.
Pertanto, la sezione modenese dell’Associazione Scienza & Vita ha convocato una tavola rotonda con i rappresentanti di numerose associazioni di volontariato che operano a livello locale e, a seguire, una conferenza stampa.
L’appuntamento è fissato per oggi, mercoledì 5 novembre, presso la sala D del Palazzo Europa, via Emilia Ovest 101, Modena. Alle ore 11.00 la tavola rotonda, alle ore 12.00 la conferenza stampa.
In tale sede verrà presentato un documento, ad uso dei decisori politici e sanitari, indirizzato dalle associazioni sottoscriventi alle Aziende USL e all’Assessorato Politiche per la Salute della Regione Emilia-Romagna.
Sono coinvolti i rappresentanti locali di: Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Comitato “Sì alla Famiglia”, Associazione Medici Cattolici Italiani, Centro di Bioetica “G. Moscati”, Comitato “Voglio la mamma”, La Manif pour tous Italia, Movimento per la Vita, Centro d’Aiuto alla Vita, Sentinelle in piedi, “La Casa” ONLUS.
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Comunicato stampa