27/03/2014

Sentinelle in Piedi: 29 marzo nuova veglia a Genova

Dopo le due veglie che hanno portato in Piazza De Ferrari un migliaio di persone tra dicembre e gennaio, tornano le “Sentinelle in Piedi” in difesa della libertà di espressione e della famiglia, “società naturale fondata sul matrimonio” secondo la Costituzione. La nuova veglia si terrà sabato 29 marzo sempre in Piazza De Ferrari, alle 18. I partecipanti, disposti a scacchiera a circa un metro l’uno dall’altro, secondo la modalità tipica delle Sentinelle italiane e francesi, veglieranno in piedi, anche in caso di pioggia, in silenzio, leggendo un libro, come segno di un impegno personale e consapevole.

La mobilitazione delle Sentinelle è contro la proposta di legge Scalfarotto, approvata alla Camera e ora in Commissione Giustizia al Senato, che introduce il reato penale di omofobia.
Ogni violenza e ingiusta discriminazione è da condannare. Questo è già previsto dal codice penale e la Costituzione protegge ogni persona in quanto tale. Inoltre, nessun dato mostra che in Italia ci sia un’emergenza legata all’omofobia, specie così grave da revocare il principio costituzionale della libertà di espressione.

La proposta di legge Scalfarotto, infatti, minaccia il carcere a chi esprima pubblicamente dissenso rispetto alla teoria del “gender”. Tale ideologia, propagandata anche nelle scuole dalle associazioni LGBT (Lesbic, gay, bisexual and transgender), intende cancellare la differenza sessuale naturale (maschile e femminile) e considera l’eterosessualità un’ “invenzione culturale”, da sostituire con una visione culturale “gay friendly”. Questo implica, tra l’altro, la sostituzione dei termini “padre” e “madre” con “genitore 1” e 2, l’istituzione di nozze e adozioni gay e l’insegnamento della nuova sessualità e della nuova visione del mondo fin dalle scuole dell’infanzia, visto che il sistema educativo attuale e in generale tutta la società, il linguaggio, i romanzi, etc. sarebbero discriminatori verso le persone con attrazioni omosessuali. Sarebbero cioè omofobi.

E’ giusto che una tale rivoluzione sociale e umana venga imposta a tutti per legge? La legge Scalfarotto mette a rischio ogni opposizione, in quanto prevede fino a un anno e mezzo di carcere per chi sia giudicato responsabile di omofobia o di istigazione all’omofobia, quattro anni per chi partecipi a un’associazione considerata omofoba, sei anni per chi la fondi.

Le Sentinelle non sono contro alcuna persona. Anzi. Ogni persona va rispettato indipendentemente da qualsiasi sua scelta. Ma con la legge Scalfarotto si va proprio contro la libertà di scelta e di espressione. Omofobo è correntemente definito dai promotori della legge chi afferma che il matrimonio è tra un uomo e una donna o chi dice che ogni bambino ha diritto di crescere in una famiglia con un padre ed una madre o chi si oppone all’educazione sessuale gender imposta fin dalle scuole elementari o materne. In ogni caso, la libertà di espressione è un diritto che va preservato, per tutti, prima che sia troppo tardi. Le Sentinelle invitano tutti a non aver paura, a informarsi sull’ideologia del gender e a testimoniare pubblicamente in favore della libertà di opinione.

Fonte: Genova 24

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