Faceva un caldo torrido, il sole picchiava implacabile, ma la Marcia per la Vita, è stata una festa.
Tutto quel tempo – con quel caldo – in piedi... i piedi!!!
Come sempre, la gente scende per strada animata dal desiderio di gridare “Evviva la Vita”.
Gente che ha il cuore in alto, non sente il caldo e il freddo, e neanche il mal di piedi (o forse: lo sente, ma lo sopporta bene, alla fine!). E’ gente che ama la vita (... o forse ama e basta?) e allora sta in pace: ciascuno con sé e tutti con gli altri.
Uomini e donne, bambini e bambine, ragazzi e ragazze: gente di tutte le specie e anche di tutte le razze, vista la forte connotazione internazionale di quest’anno.
Gente che suona, gente che canta; gente sconosciuta con cui si entra subito in confidenza perché è la VITA che ci accomuna...
Basta con l’orrore, il dolore, la disperazione, il sangue innocente versato con l’aborto. Sì, lo gridiamo forte e chiaro, ma senza rabbia dentro.
C’è un sorriso per tutti, anche per chi rifiuta il volantino dicendo con aria burbera “Io sono contro la Vita!”. “Va bene. Mi dispiace per te, ma va bene: sorridi, non ti arrabbiare!”
Oggi è festa: vogliamo dire a tutti che è possibile un mondo senza odio, senza rabbia, senza angoscia... con le gioie e i dolori di tutti i giorni: piccoli e grandi sofferenze ci sono e ci saranno sempre, ma se il grande ha cura del piccolo, il forte protegge il debole, l’aborto è bandito e la pace avrà trionfato: fuori e dentro di ciascun essere umano.
Redazione