Sabato 22 dicembre, mentre molti italiani affollano le vie del centro alla ricerca del regalo dell’ultimo minuto, più di 300 persone hanno voluto simbolicamente occupare Piazza Bra a Verona. Sono state in piedi, ferme, in silenzio, leggendo un libro e con una piccola candelina dinnanzi a sé.
Sono le Sentinelle in Piedi che arrivano anche nella città scaligera portando con sé la consueta eleganza nei modi e fermezza dei contenuti. La piattaforma valoriale si rifà alla difesa della libertà di opinione nella difesa della famiglia, famiglia intesa come unione tra uomo e donna che impone il rispetto del diritto di ciascun bambino di crescere con una madre ed un padre.
L’attenzione, quindi, è rivolta particolarmente al ddl Scalfarotto ed alla strategia nazionale dell’UNAR che intende piegare l’intera società e tutte le istituzioni all’asservimento nei confronti della cultura gender.
Dalla lettura del comunicato diffuso dalle Sentinelle veronesi si evince come il movimento intenda presentarsi il più aconfessionale possibile, riunendo “ogni persona che, al di là del credo religioso e delle scelte personale, ne condivida i valori”.
Il marcato attivismo delle Sentinelle in Italia può essere letto come un chiaro messaggio nei confronti della classe politica, che deve considerarsi sotto osservazione nelle proprie scelte, soprattutto quando toccano la sacralità e l’unicità della famiglia, e come incitamento rivolto verso tutti i cittadini ad informarsi.
Questo non è il momento di cedere il passo, bensì quello di tenere fortemente le posizioni.
Redazione