20/01/2014

Una firma in difesa dell’educazione scolastica senza ideologie

Perché tanta pubblicità alle tesi di lesbiche, gay bisessuali e trans, nelle scuole italiane?

Pro Vita propone una petizione in difesa dei bambini contro le direttive scolastiche che favoriscono la diffusione dell’ideologia di lesbiche, gay, bisessuali e trans (lbgt)

Non si capisce perché l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR) , che opera all’interno del Dipartimento delle Pari Opportunità, abbia iniziato la sua campagna di indottrinamento dei nostri bambini, dei nostri ragazzi e degli insegnanti nelle scuole e nelle università sulla cosiddetta “identità di genere” e sulla “parità di tutti gli orientamenti sessuali”.

Corsi di formazione all’Università di Padova, lezioni di aggiornamento per gli insegnanti organizzati dal Comune di Venezia, istruzioni ai giornalisti su come scrivere riguardo le tematiche Lesbiche Gay, Bisessuali e Trans (LGBT), fondi stanziati dalla Statale di Milano ad organizzazioni LGBT a scopo “educativo”, concorsi di “formazione” sulle tematiche LGBT presso varie scuole come il liceo Giordano Bruno di Roma, l’Amerigo Vespucci di Vibo Marina, ecc.

Questa ideologia è stata ripresa nel Decreto Legge Carrozza che all’art. 16, lettera d, ha scritto “la formazione dei docenti all’aumento delle competenze relative all’educazione, all’affettività, al rispetto delle diversità e delle pari opportunità di genere ed al superamento dei stereotipi di genere”.

La macchina istituzionale e i media stanno  promuovendo sempre di più la parità di tutti gli orientamenti sessuali e dell’identità di genere. Il pretesto classico sono le “pari opportunità” e la “non discriminazione”.

Che cosa c’entra il razzismo con le pratiche sessuali particolari di alcune persone?

E poi, ridurre le persone alla singola pratica sessuale e addirittura ghettizzarle in categorie come lesbiche, gay, bisessuali e trans, non è forse una politica che favorisce la discriminazione?

Per queste ragioni Pro Vita ha lanciato una petizione per difendere i nostri bambini ed i nostri ragazzi, da questi “strani insegnamenti”. 
La petizione sarà inviata al Presidente del Consiglio dei Ministri; al Ministro degli Interni; al Ministro dell’Istruzione; al Ministro per le Pari Opportunità; al Ministro della Salute; all’Autorità Garante nazionale per l’infanzia e l’adolescenza; alla Commissione Parlamentare per l’infanzia.

Per sottoscrive la petizione cliccare sul link che segue:
http://www.prolifenews.it/petizione-contro-la-strategia-dellunar-e-le-direttive-delloms-proteggiamo-bambini/

Gli italiani sono per la difesa dei bambini e per la famiglia. Non ha senso che le istituzioni preposte all’educazione insegnino una cultura che stravolge i parametri antropologici e naturali sui quali si è sviluppata la società umana.

Chi non abbia ancora firmato l’appello si affretti a farlo ed a diffonderlo.
http://www.prolifenews.it/petizione-contro-la-strategia-dellunar-e-le-direttive-delloms-proteggiamo-bambini/

In due settimane  la petizione di Pro Vita, ha raccolto quasi 4000 adesioni. Ringraziamo tutti coloro che l’hanno sottoscritta fino a questo momento e, continuando la raccolta di firme, invitiamo quelli che non l’avessero ancora fatto ad aderire a quest’importante iniziativa:

Abbiamo bisogno del sostegno di tutti per contribuire a frenare un’ideologia che investe il delicato campo dell’educazione. Un’ ideologia che vorrebbe indottrinare i nostri figli verso pratiche sessuali particolarmente“strane”.             

di Antonio Brandi

Festini

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