Quasi due milioni di europei hanno sottoscritto l’iniziativa dei cittadini Ue UnoDiNoi in cui si chiedeva il riconoscimento e la conseguente azione politica che l’uomo è titolare di diritti in ogni fase della sua vita, prima e dopo la nascita. La Commissione europea, forzando il suo ruolo e senza rispondere nel merito alle richieste dei cittadini, ha deciso che UnoDiNoi non avrebbe dovuto andare avanti ed arrivare alla discussione nell’aula del Parlamento europeo.
Ma la mobilitazione non si ferma. Saranno i giuristi, i medici ed i politici di tutti i Paesi europei a levare la propria voce.
Questa nuova fase della mobilitazione che inevitabilmente andrà ad incrociarsi con la cronaca di questi giorni (obiezione di coscienza, testamento biologico...) sarà presentata in una conferenza stampa
lunedi 30 giugno alle ore 11,30
presso la sala stampa della Camera dei deputati
oltre al presidente del Comitato europeo UnoDiNoi, Carlo Casini, interverranno parlamentari e i vertici AMCI, UGCI, FORUM DELLE ASSOCIAZIONI FAMILIARI.
Comunicato stampa