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Firma per salvare le scuole paritarie e la libertà educativa!

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Con il Decreto "Cura Italia" abbiamo assistito all'ennesima discriminazione nei confronti delle Scuole Paritarie, le quali sono state scientemente e ideologicamente escluse dai fondi destinati alla "Didattica a Distanza". Si tratta di una scelta miope che, oltretutto, si scontra con il principio della libertà educativa sancito e tutelato dalla nostra Costituzione.

Questa intollerabile discriminazione rischia di dare il colpo di grazia alle scuole paritarie e di mettere in pericolo la libertà educativa!

Firma anche tu per chiedere al Presidente del Consiglio Conte e al Ministro dell'Istruzione Azzolina di venire in soccorso alle scuole paritarie, garantendo a tutti i bambini e studenti un uguale diritto all’istruzione.

-- Ecco il messaggio che invieremo a Giuseppe Conte e al Ministro Azzolina --

Il Decreto Legge n. 18 del 17 marzo 2020 (c.d. “Cura Italia”), con l’art. 120, ha stanziato 85 milioni di euro per gli “Strumenti per la didattica a distanza” (DAD), destinandoli esclusivamente agli alunni delle scuole statali ed escludendo completamente gli allievi delle scuole paritarie.

Questo provvedimento si scontra con il diritto costituzionale alla libertà educativa, nonché con la legge n. 62 del 10 marzo 2000 contenente le norme per la parità scolastica e le disposizioni sul diritto allo studio e all’istruzione: venendo così a costituire un’insopportabile discriminazione, forse nell’erronea convinzione che agli istituti paritari abbiano accesso solamente famiglie abbienti. In ogni caso, il criterio di distribuzione dei fondi dovrebbe essere costituito dal reddito del nucleo familiare, non dalla tipologia di scuola frequentata dai figli.

A oggi, l’ambito paritario garantisce l’istruzione a un esercito di 870.000 studenti, 18.000 dei quali diversamente abili. Ciascuno dei quali ha il diritto di non essere lasciato indietro solo perché non può permettersi l’acquisto di strumenti quali i dispositivi informatici necessari alla DAD.

Ironicamente, poi, la misura dell’esecutivo sarebbe anti-economica in primis per le stesse istituzioni, dal momento che gli studenti iscritti alle scuole paritarie, mediamente, costano allo Stato 500 euro ciascuno all’anno, contro una media di 6.500 euro che lo Stato spende ogni anno per ogni alunno delle scuole pubbliche.

Chiediamo quindi che il Presidente del Consiglio e il Ministro di Istruzione rimedino a questa ingiustizia, anche destinando sufficienti fondi alle scuole paritarie, garantendo che sia pienamente rispettata l’equiparazione dei diritti e dei doveri degli studenti in modo che tutti possano avere le stesse opportunità educative.

Firma subito questa petizione:

- chiedere al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e al Ministro del'Istruzione Azzolina di soccorrere le scuole paritarie, garantendo a tutti un uguale diritto all’istruzione. 

 

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