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L’UE vuole cancellare marito e moglie dai documenti ufficiali. Firma ora contro le imposizioni del politicamente corretto in Europa!

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La Commissione Europea vuole imporre la neolingua woke attraverso un manuale ufficiale di 61 pagine rivolto ai legislatori, che stabilisce l’eliminazione di parole come “uomo”, “marito”, “moglie” e perfino “nome di battesimo” dal linguaggio istituzionale e giuridico. Un vero e proprio manuale di imposizione ideologica, che obbliga legislatori, traduttori e funzionari all’uso di un fantomatico linguaggio “inclusivo”, che in realtà è esclusivo perché pretende di eliminare la realtà per sostituirla col politicamente corretto.

In particolare:

  • Vietate tutte le parole con “man”, come “mankind” (umanità), “fisherman” (pescatore), “manpower” (manodopera), da sostituire con termini asettici e artificiali.
  • Banditi “marito” e “moglie”, sostituiti con “coniuge”. Perché? Perché la realtà della famiglia naturale dà fastidio.
  • Censurato il “nome di battesimo" (Christian name), da rimpiazzare con “first name”. Perché non si deve ricordare nemmeno l'identità cristiana dell'Europa!
  • Vietato usare “he” (lui) e “she” (lei), meglio il generico “they” (loro). E guai a riferirsi al sesso biologico!

Un linguaggio che censura la realtà non è inclusione, è controllo del pensiero. L’UE non ha alcun diritto di imporre restrizioni linguistiche per fini di propaganda ideologica, come hanno sottolineato gli eurodeputati che si stanno opponendo a questa deriva, come Anna Cisint, Paolo Inselvini, Chiara Gemma e Isabella Tovaglieri.

È necessario difendere la verità, perché senza parole chiare non esiste più un confronto libero. È necessario difendere la famiglia, perché dietro la cancellazione di “marito” e “moglie” c’è la volontà di negare la realtà della famiglia naturale. È necessario difendere la libertà perché, quando si impone dall’alto cosa dire e cosa pensare, la libertà di espressione è la prima vittima. 

Firma ora la petizione per chiedere all’Unione Europea di ritirare immediatamente la guida linguistica politically correct. Difendiamo il diritto di chiamare le cose col loro nome!

--- Ecco il messaggio che invieremo al Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ---

On. Presidente Ursula von der Leyen,

con rispetto Le scriviamo per sollecitare il ritiro della “English Style Guide. A handbook for authors and translators in the European Commission”, pubblicato lo scorso 14 febbraio 2025.

Questo manuale è fonte di grande preoccupazione, poiché suggerisce l’eliminazione di parole come “uomo”, “marito”, “moglie” e perfino “nome di battesimo” dal linguaggio istituzionale e giuridico.

In tal senso, esso può configurarsi come un tentativo di imporre una neolingua politicamente corretta e di ispirazione woke, a totale detrimento del sacrosanto diritto alla libertà di espressione - oltre che del buonsenso.

Un linguaggio che censura la realtà, infatti, non è inclusione, bensì controllo del pensiero. E trasformare la comunicazione in uno strumento di propaganda o di sperimentazione ideologica non farebbe che minare ulteriormente la fiducia (già molto bassa) dei cittadini europei nelle istituzioni comunitarie.

La ringraziamo per la Sua attenzione, e rimaniamo in fiduciosa attesa di un Suo intervento tempestivo.

Firma subito questa petizione:

No all’imposizione della neolingua woke da parte dell’UE! La Commissione Europea ritiri subito la guida linguistica che vuole abolire parole come “uomo”, “marito”, “moglie” e “nome di battesimo”!

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