Il 22 Settembre del 2013, 80.000 persone hanno marciato per la Vita a Kosice.
La Conferenza Episcopale Slovacca e tutta la Chiesa era per la Marcia. I Parroci nelle loro omelie hanno difeso la Vita e la Famiglia senza paura di essere giudicati politicamente scorretti.
Il contrario di ciò che purtroppo accade qui da noi, dove molti Vescovi e sacerdoti tacciono, dove qualcuno di loro – come molti “cattolici adulti” – si pone addirittura a favore di certi peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio. L’Italia è come una barca alla deriva, schiava delle banche da un punto di vista economico e, da un punto di vista morale, succube di una cultura basata sull’edonismo, sull’egoismo e sulle teorie del gender e della cosiddetta parità fra tutti gli orientamenti sessuali, tra i quali presto si includerà anche la pedofilia, come già auspicano molti politici e psichiatri.
I pionieri dell’umanismo ateo sono convinti che per instaurare un nuovo ordine mondiale, per risolvere i conflitti e le guerre e per portare tutti al benessere, basti eliminare i concetti di bene e male e di giusto e sbagliato. L’etica deve essere mutevole come le stagioni e i valori morali relativi. Ognuno deve essere libero di definire la propria idea di bene e di male in base al piacere o all’utile che ne può ricavare.
I risultati di queste teorie del “tutto è permesso” e del “è proibito proibire” sono davanti agli occhi di tutti: egoismo, edonismo, disintegrazione della coesione sociale, corruzione, aborti, infanticidi, baby squillo, eutanasia, promiscuità sessuale e crisi economica.
Toni Brandi