Nausica Della Valle, Carol Everett, Alana Newman, Bobby Schindler, Debora Vezzani e Jury Castellana e Sydney Wright sono persone comuni. Sono persone come noi, con una vita fatta di gioia e di dolore, di errori e di conquiste. Sono però un segno, un esempio. Hanno infatti avuto il coraggio di esporsi, di metterci la faccia, di offrire a tutti una testimonianza a favore della verità. Ciascuno di loro disvela gli inganni del nichilismo che pervade la nostra cultura: la propaganda eutanasista, abortista, gender, antinatalista, infatti, si fonda sulla menzogna, presuppone, innanzitutto, la negazione della verità dell’uomo. Alla radice della rivoluzione antropologica cui stiamo assistendo c’è l’hybris, la pretesa della creatura di farsi Creatore, di decidere della vita e della morte, di violare la legge naturale.
Le testimonianze che leggerete e gli altri articoli che, vedrete, a esse sono connessi ci mostrano che, in fondo, è facile essere eroi come lo sono i nostri protagonisti. È l'eroismo della mamma e del papà di famiglia che devono educare, curare, assistere e lavorare: è la fatica quotidiana di ciascuno di noi. Ma
se riconosciamo i valori fondamentali della vita, della famiglia e delle relazioni umane, se siamo consapevoli che possiamo superare i nostri limiti e rimediare ai nostri errori solo con lo sguardo rivolto verso gli altri e verso l’Altro, saremo premiati come eroi con il bene più prezioso: la pace, la gioia interiore che l’agitarsi di questo mondo mortifero non potrà mai scalfire. Sia questo, cari Lettori, il mio augurio per un buon Anno Nuovo.
Toni Brandi