Fino a 25 anni fa la Russia e l’Europa dell’Est erano la patria del marxismo ateo, del materialismo e della tirannide comunista. Centinaia di milioni di persone sono morte nei Gulag, come Vorkuta, Pekora, Kolima e Karaganda: nomi che non hanno mai trovato spazio nei nostri libri di scuola.
Lo Stato totalitario si sostituiva alla famiglia nell’educazione dei figli, il divorzio era libero, l’aborto era gratuito e a richiesta, perché l’uomo era privato di ogni dignità, poteva vivere solo in funzione dello Stato stesso. Dalla caduta del muro di Berlino, e in particolare negli ultimi dieci anni, qualcosa è, però, profondamente cambiato.
La costituzione ungherese protegge la vita e la famiglia, il popolo croato ha fermato le lobby omosessualiste con raccolte di firme e referendum: oggi, con Croazia, Lettonia, Lituania, Polonia, Ungheria e Bulgaria, anche la Slovacchia, grazie al centrodestra e ai socialisti, sta per diventare il …
Toni Brandi