C'è una spessa coltre di omertà che soffoca e nasconde la verità, il dato reale, sulle questioni di bioetica che ci stanno a cuore.
Nel maggio scorso abbiamo parlato della "cancel culture" che ha "cancellato" il figlio dal grembo materno: quando si parla di aborto, si parla di diritti delle donne, di autodeterminazione e di scelta, ma si ignora totalmente il bambino che è - oggettivamente - la prima e principale vittima.
Oggi, insieme a tanti interessanti articoli di approfondimento su vari temi cari ai nostri Lettori, vogliamo rimarcare ancora una volta la grande menzogna e la grande contraddizione della cultura della morte che a parole - appunto - si riempie la bocca di "diritti delle donne" e di "salute sessuale e riproduttiva", ma in pratica stende una spessa coltre di silenzio omertoso (e colpevole) sui reali effetti collaterali dell'aborto ( e della contraccezione, e della fecondazione artificiale...) sulla salute fisice e psichica delle donne.
Per augurarvi buone vacanze, inoltre, pubblichiamo un altro racconto breve del nostro Mirko Ciminiello che ci descrive un futuro immaginario un po' angosciante, distopico, ma che ci fa pensare.
Buona estate a tutti: ci rivediamo a settembre.
Francesca Romana Poleggi