Siamo onorati di pubblicare, nella prima parte di questo numero di Notizie ProVita, alcuni degli abstract degli interventi dei relatori che partecipano, il 25 di questo mese di maggio, a un Convegno all’Università Cattolica del Sacro Cuore – presso il Policlinico Gemelli di Roma, dal titolo: “Custodire la vita: l’hospice perinatale come risposta scientifica, etica e umana alla diagnosi prenatale”. L’evento è patrocinato dal Polo per la Salute della Donna e del Bambino, dalla Scuola di Specializzazione in Ginecologia e Ostetricia e dal Centro di Ateneo per la Vita.
In questa occasione viene presentata la Fondazione “Il Cuore in una Goccia”, voluta dai fondatori Prof. Giuseppe Noia, Anna Luisa Noia e Angela Bozzo. L’ente ha lo scopo di favorire, sostenere e promuovere l’attività di ricerca scientifica e una cultura scientifica e testimoniale, impegnandosi in iniziative di servizio, formazione, ricerca e diffusione di una cultura preconcezionale, prenatale e postnatale che tuteli la vita e la salute della madre e del bambino. La Fondazione, a carattere interdisciplinare, si rivolge a ostetrici, ginecologi, medici, psicologi, psicoterapeuti, operatori sanitari e anche a persone non facenti parte del mondo medico che, come singoli o come famiglie, incoraggiano e sostengono l’opportunità di integrare la conoscenza professionale, le competenze e l’esperienza testimoniale con la Fede legata al Magistero della Chiesa Cattolica Apostolica Romana.
“Il Cuore in una Goccia” si impegna a sostenere concretamente tutte le donne, in gravidanza e non, attraverso tre braccia operative – il braccio medico-scientifico, quello di supporto familiare e testimoniale e la preghiera –, in tre aree di intervento – l’ambito preconcezionale, l’ambito prenatale, l’ambito postnatale – e operando a livello di prevenzione, informazione, terapia e accompagnamento.
Nella seconda parte di questo numero di Notizie ProVita approfittiamo del momento dedicato alla denuncia dei redditi per invitare i nostri Lettori ad aderire alla campagna “Obiezione alle Spese Abortive” (OSA), che da più di vent’anni è promossa dalla Comunità Papa Giovanni XXIII.
Siamo votati alla difesa della Vita, senza se e senza ma. Ci impegniamo in modi diversi, anche molto concreti, per tale fine, ma poi tutti indistintamente contribuiamo con i nostri soldi al finanziamento dell’aborto e della fecondazione assistita: è il momento di dire basta. Possiamo e dobbiamo osare un gesto di disubbidienza civile, certamente simbolico (perché si tratta di rifiutarsi di pagare pochi euro a testa), ma dall’alto valore.
È questo un modo forte per dimostrare che, dal basso, il popolo italiano si oppone alla cultura della morte: sa che la Vita è il bene più prezioso, che va tutelato, protetto in modo radicale, soprattutto laddove le persone sono più vulnerabili, deboli e senza voce. L’obiezione fiscale di cinque o dieci euro è certamente solo una goccia, ma anche in quella goccia c’è un grande cuore: e tante gocce formano il mare…
Toni Brandi