L’hybris è una tentazione antica quanto l’uomo, il quale non accetta i propri limiti e vuole mettersi al posto di Dio: come i nostri progenitori, ciascuno di noi ne fa esperienza nella vita. Ma gli scienziati, che obiettivamente hanno l’intelligenza di cose tanto grandi (o tanto piccole) che “noi umani” difficilmente riusciamo a comprendere, ne sono tentati più di altri: la maggior parte di loro, come scrive Francesco Agnoli nei suoi libri, essendo scienziati e intravedendo l’Infinito, sono stati e sono credenti, quindi accettano i limiti etici. Altri non vogliono e si sentono di dover andare “al di là del bene e del male”.
In questo mondo nel quale la cultura della morte vorrebbe insinuarsi dappertutto in nome della scienza (che, in questo caso, non è buona scienza bensì scientismo) si vorrebbero giustificare le violazioni del principio fondamentale della convivenza civile che riconosce somma dignità a tutte le persone, nel rispetto della quale la scienza non deve mai considerare gli esseri umani come mezzi, ma sempre e solo come fini. E i media alleati alla cultura della morte presentano come “conquiste di civiltà” pratiche scientifiche come la manipolazione degli embrioni umani e l’eliminazione eugenetica dei bambini imperfetti con l’aborto, agevolato dal progresso nelle diagnosi in grembo e dalle nuove pillole assassine.
In questo numero di Notizie ProVita, allora, vogliamo dare spazio alla scienza vera, alla scienza buona: alla scienza che progredisce nonostante il fatto che i finanziamenti alla ricerca siano scarsi e prevalentemente pilotati proprio dalla cultura della morte. Parleremo della ricerca etica sulle cellule staminali e dei risultati sorprendenti che ottengono i medici “veri” curando i bambini nel grembo, non eliminandoli. Ancora una volta dobbiamo ringraziare il professor Noia, del Policlinico Gemelli di Roma, e la sua fondazione Il Cuore in una Goccia per il contributo che ha dato alla Redazione. E promettiamo ai nostri Lettori che nei prossimi numeri di questa Rivista continueranno a leggere di altre grandi conquiste della scienza buona.
Buon Anno Nuovo, cari amici!
Toni Brandi