“La dignità umana è inviolabile. Ogni essere umano ha il diritto alla vita e alla dignità umana; la vita dell’embrione e del feto sono da proteggere dal momento del concepimento”: è l’art. 2 della nuova Costituzione ungherese.
Questa legge fondamentale, di uno Stato democratico e sovrano, ha fatto imbestialire “l’intelligentsia” europea, anche perché nega il riconoscimento alle famiglie monoparentali, alle coppie di fatto e alle coppie omosessuali.
Ancor più ha imbestialito i vertici UE e le lobby abortiste europee la campagna di manifesti prolife del premier Orban su cui è scritto “Mamma capisco che tu non sia pronta per me, ma ti prego dammi in adozione, lasciami vivere”.
La protezione della vita fin dal concepimento equivale a sancire l’illegalità dell’aborto: per questo la European Women’s Lobby (EWL) e la International Planned Parenthood Federation European Network (IPPFEN) hanno dichiarato che questa normativa lede i diritti sessuali e riproduttivi delle donne.