Durante un torrido inizio di Agosto, la Camera dei Deputati ha discusso la proposta di legge contro l’omofobia e la transfobia.
I promotori della legge dicono che le libertà di espressione e di religione saranno protette ma, invece, cercano di far approvare la legge in tutta fretta, con l’aula mezza vuota, nel bel mezzo delle vacanze e senza un dibattito pubblico sul tema.
Grazie alla mobilitazione di diverse testate giornalistiche e di varie associazioni come la Nuova Bussola Quotidiana, Tempi, Notizie Pro Vita, la Manif pour Tous Italia, Cultura Cattolica, i Giuristi per la Vita, e, soprattutto, grazie all’impegno di parlamentari come Pagano, Roccella, Giovanardi e Molteni, che hanno usato logica e ragione, l’approvazione della legge è slittata al mese di Settembre ed è avvenuta senza quella schiacciante maggioranza che i promotori si attendevano.
Al Senato ci sarà battaglia. Quando verranno lette queste righe, probabilmente sapremo se avrà vinto la ragione o l’ideologia. Perché di pura ideologia si tratta. Anche i registri per le unioni di fatto si sono rivelati un flop: ma il tentativo dispotico ed elitario di una rivoluzione antropologica, di stampo orwelliano, è tuttora incombente.