01/09/2016

Settembre 2016 - Notizie Pro Vita - Educare in un mondo alla rovescia

Veniamo educati dalla dalla vita, dagli incontri e dagli scontri, dall’amore e dal dolore. La famiglia resta tuttavia il luogo principale dove educare...

Con il numero di settembre Notizie ProVita assume una nuova veste grafica, che speriamo sia gradita ai nostri Lettori. E a settembre ricomincia anche la scuola. Ci è sembrato quindi opportuno dedicare il nostro Primo Piano all’educazione.

Ex-ducere, tirare fuori, far nascere la verità come faceva Socrate con l’arte della levatrice, la maieutica, è cosa complessa. È necessario e propedeutico dare delle informazioni e aiutare il discente a sviluppare il suo senso critico.
C’è l’educazione dei genitori a casa e quella degli insegnanti a scuola, c’è l’educazione della strada, degli amici, dei mass media
Veniamo educati dalla vita, dagli incontri e dagli scontri, dall’amore e dal dolore (perché la sofferenza – ahinoi – è una grande maestra di vita). La famiglia resta tuttavia il luogo principale dove educare, perché è lì che crescono le persone; è questa la comunità che genera e cura i più fragili e più bisognosi d’amore: i bambini, gli uomini di domani.

In questi tempi di decostruzione della famiglia, di svilimento ideologico delle figure e del ruolo della mamma e del papà, la scuola tenta di appropriarsi del ruolo educativo con prepotenza.

Per questo siamo consapevoli che di certo non esauriamo l’argomento con i contributi – a firma di Costanza Miriano, Roberto Marchesini, Renzo Puccetti, Enzo Pennetta… e molti altri! – di questo numero di Notizie ProVita: torneremo su questo tema presto, soprattutto se dovremo constatare che – in virtù dell’attuazione della legge 107 – la scuola sarà sempre più votata a veicolare messaggi educativi in contrasto con quelli dati in famiglia e con quanto insegna la ragione naturale. Sanno bene, i nostri Lettori, dei tentativi ideologici della propaganda in atto, tesi ad andare “oltre l’umano” (p. 23), in un contesto socio-politico che prospetta inquietanti scenari totalitaristici (p. 6 e p. 7). Rifletteremo anche sul ruolo essenziale della donna, che non può del tutto prescindere dall’essere per natura chiamata alla maternità, pur volendo o dovendo lavorare (p. 9).

E, anche in questo numero di Notizie ProVita, Vi proponiamo alcune testimonianze di vita vissuta (p. 22) e donata(p. 11 e p. 29), che servono ad alimentare la speranza in un mondo in cui i dati statistici mostrano che la cultura della morte miete sempre più vittime suicide (p. 13). Nonostante tutto, infatti, la cultura della vita non è spenta, ma è solo silenziata dai mezzi di comunicazione di massa.
In controtendenza, perciò, vi aggiorniamo infine circa i progressi della ricerca scientifica dedicata alla cura della sindrome di Down, sulle orme del grande genetista Jerome Lejeune (p. 27).

Un numero veramente ricco… tutto da leggere!

Toni Brandi

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