A Montreal in Canada, l'8 marzo c'è stata una protesta pubblica fuori dagli uffici della MindGeek, la società madre di Pornhub. "La schiavitù umana esiste ancora", è scritto sul cartello che potete vedere nell'immagine qui sopra (Foto Georges Buscemi, fonte LifeSite News).
In tutta l'America si stanno raccogliendo firme e monta la protesta contro il purtroppo noto e gigantesco portale pornografico, perché da ultimo ha ospitato ben 58 video che mostrano violenza sessuale su una minorenne, una ragazzina di 15 anni del sud della Florida, scomparsa da quasi un anno e costretta ad abortire dai suoi rapitori: la madre aveva scoperto che sua figlia era ancora viva quando sono state pubblicate online foto e video pornografici della poveretta.
In passato era accaduto a Rose Kalemba di scoprire che il video della violenza sessuale di cui era stata vittima a 14 anni girava su internet. Per costringere PornHub a cancellarlo dovette adire alle vie legali.
Ebbene: in occasione della campagna #iorestoacasa, PornHub offre gratis i suoi servizi a tutti gli Italiani.
Le autorità che hanno chiuso tutte le attività commerciali e ricreative, che hanno chiuso le Chiese e privato la gente dei Sacramenti (a Roma non abbiamo neanche più la possibilità di andare a pregare in chiesa individualmente), che limitano al massimo tutti gli interventi chirurgici, ma non gli aborti, saranno contente di questa bella opportunità che hanno grandi e piccini.
Del resto, quelli che gestiscono il porno hanno il fiuto per gli affari: come per tutti gli spacciatori, offrire gratis la merce per un po' serve a fidelizzare i clienti che - passata l'emergenza - saranno bendisposti a sottoscrivere abbonamenti a pagamento. Lo sanno tutti che il porno crea dipendenza come (e forse più) della droga.
Che poi la cosa comporti violenza e sfruttamento di donne, e minorenni, questo pare sia del tutto irrilevante.
Mi chiedo dove siano le femministe.
Porn Hub si vanta di avere 98.000 "modelle amatoriali" che posano per i suoi utenti. Ha 42 miliardi di visite all'anno, 115 milioni di visite al giorno e 39 miliardi sono le ricerche eseguite dagli utenti sul sito.
Francesca Romana Poleggi