14/03/2025 di Redazione

Lo Snus, l’ultima frontiera del fumo tra gli adolescenti. Genitori, eccome come vigilare e prevenire

Negli ultimi giorni, il caso di due adolescenti finiti in ospedale a Ferrara ha acceso i riflettori su un nuovo e potenziale fenomeno allarmante: l’uso dello Snus tra i giovani. Due tredicenni, infatti, hanno accusato forti malori dopo aver assunto il prodotto tra i banchi di scuola. Lo Snus, pur essendo vietato in Italia, sta trovando spazio tra i giovani grazie a canali informali di distribuzione e all’influenza dei social media, oltre al fatto che di base non è illegale “per uso personale”. L’episodio di Ferrara, però, accende un faro innanzitutto su cosa sia questa sostanza - ancora praticamente sconosciuta per tanti adulti -, su quali rischi comporti e su come fare per vigilare e prevenirne l’uso. Ma andiamo con ordine.

Cos’è lo Snus?

Lo Snus è un tipo di tabacco umido in polvere che viene inserito sotto il labbro superiore per rilasciare nicotina direttamente nelle mucose della bocca. Non viene né masticato né fumato, il che lo rende particolarmente discreto da usare, soprattutto negli ambienti scolastici. Originario della Svezia e della Norvegia, lo Snus è vietato nella maggior parte dell’Unione Europea, Italia inclusa, ma viene comunque introdotto illegalmente o sostituito da prodotti simili, come le nicotine pouches, che contengono nicotina ma non tabacco. Il prodotto si presenta sotto forma di piccole bustine bianche simili a quelle del tè o in forma sfusa, con aromi diversi per renderlo più accattivante. Il suo effetto stimolante e il rapido rilascio di nicotina lo rendono particolarmente pericoloso per gli adolescenti, esponendoli a un alto rischio di dipendenza.

I rischi per la salute

Sebbene lo Snus venga talvolta presentato come un’alternativa “meno dannosa” alle sigarette, gli studi dimostrano che il consumo regolare può portare a numerosi problemi di salute, tra cui: dipendenza da nicotina, poiché la forte concentrazione di nicotina nel prodotto causa una rapida assuefazione, rendendo il giovane consumatore sempre più dipendente; danni al cavo orale, provocando irritazioni, lesioni gengivali, recessione gengivale e macchie sui denti; maggiore rischio di malattie cardiovascolari, siccome l’uso frequente aumenta la probabilità di sviluppare ipertensione, problemi cardiaci e danni ai vasi sanguigni. Ma non solo. L’uso di questa sostanza può anche avere effetti sul cervello in fase di sviluppo, poiché può provocare alterazioni nella capacità di apprendimento, memoria e controllo degli impulsi e può infine avere legami con lo sviluppo di tumori del cavo orale e della gola. Il rischio più grande, però, è che lo Snus sia una porta d’accesso al consumo di altre sostanze: chi inizia con questi prodotti può infatti più facilmente passare a sigarette, sigarette elettroniche o addirittura anche a vari tipi di droghe.

Snus popolare tra gli adolescenti italiani

Il crescente utilizzo dello Snus tra i ragazzi italiani è legato a diversi fattori. Innanzitutto la “discrezione” e facilità d’uso: non produce infatti fumo né odori, rendendo più facile nasconderlo agli insegnanti e ai genitori. C’è poi l’Influenza dei social media: TikTok, Instagram e altre piattaforme hanno contribuito a rendere questi prodotti una “moda” tra i giovani, con gli influencer che li mostrano come trendy o addirittura innocui. Anche il marketing influisce, puntando su varietà di gusti, confezioni accattivanti con colori vivaci, aromi fruttati e packaging, rendendo tutto più attraente per i ragazzi. Tutto questo influisce sicuramente molto su una percezione errata di minore dannosità: poiché non viene fumato, infatti, molti adolescenti credono erroneamente che sia molto meno pericoloso delle sigarette tradizionali. Infine c’è la cosiddetta pressione sociale, in particolare del gruppo dei pari, perché l’uso dello Snus viene spesso spinto da gruppi di amici che lo provano per curiosità o per sentirsi parte di un gruppo.

Genitori e insegnanti: come capire se i ragazzi fanno uso di Snus?

Per individuare un adolescente che utilizza Snus, i genitori e gli insegnanti devono prestare attenzione ad alcuni segnali d’allarme. Uno di questi è l'irritabilità e il nervosismo, poiché la nicotina può provocare sbalzi d’umore e crisi di astinenza. Un altro segnale tipico è l’aumento della salivazione o la tendenza a sputare, spesso indicativi dell’uso di prodotti da tabacco orale. Anche l’odore insolito dall’alito può essere un campanello d’allarme, dato che, nonostante sia aromatizzato, lo Snus lascia tracce riconoscibili nel respiro. Inoltre, la presenza di piccole scatoline sospette negli zaini o in camera potrebbe destare sospetti, poiché i contenitori dello Snus somigliano a quelli delle gomme da masticare. Altri segnali da non sottovalutare sono eventuali lesioni alle gengive o macchie bianche sotto il labbro superiore, che possono indicare un’irritazione causata dal contatto con la nicotina. Infine, bisogna prestare attenzione a frequenti pause in bagno o momenti di isolamento, poiché molti adolescenti cercano un posto nascosto per consumare lo Snus senza essere scoperti. Se si notano questi segnali, è fondamentale aprire un dialogo senza giudicare, cercando di capire le ragioni dell’uso e offrendo sostegno.

Come prevenire l’uso dello Snus tra i giovani

Per prevenire l’uso dello Snus tra i giovani, è fondamentale puntare sull’educazione e sull’informazione. Parlare apertamente con i ragazzi sui rischi reali della nicotina aiuta a far comprendere loro le conseguenze dannose di questi prodotti. Mostrare testimonianze dirette e studi scientifici consente di sfatare la falsa percezione di “innocuità” dello Snus, spesso diffusa tra i più giovani. Un altro aspetto cruciale è il controllo dell’influenza dei social media: è importante sapere quali contenuti seguono i ragazzi su piattaforme come TikTok, Instagram e YouTube, perché spesso la pubblicità di questi prodotti viene presentata in modo ingannevole. Insegnare loro a riconoscere queste strategie di marketing è essenziale per proteggerli da messaggi fuorvianti. Poi anche l’ambiente scolastico ha un ruolo determinante. Gli insegnanti e il personale scolastico dovrebbero essere sensibilizzati a riconoscere i segnali di un eventuale utilizzo dello Snus tra gli studenti ed è dunque necessario adottare misure per vietare l’introduzione di questi prodotti nelle classi e promuovere incontri informativi con esperti, coinvolgendo anche le famiglie, affinché tutti siano consapevoli del problema.

 

 

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