Facebook ha recentemente annunciato una nuova serie di progressi nello sviluppo di sistemi di intelligenza artificiale per sorvegliare i post degli utenti e censurare i "discorsi d'odio": riece così a bloccare l'88,8 per cento di coloro che considera "odiatori", circa 9,6 milioni di contenuti solo nei primi tre mesi del 2020.
«Queste sfide sono tutt'altro che risolte e i nostri sistemi non saranno mai perfetti», conclude Facebook, ma con il progresso della ricerca spera di migliorare costantemente.
Alcuni hanno rilevato che la censura funziona benissimo solo nei confronti di molte pagine e post gestite da moderati. Analisi multiple hanno evidenziato che i cambiamenti dell'algoritmo di Facebook istituiti all'inizio del 2018 hanno avuto un impatto sproporzionato su politici e siti web conservatori. Le bestemmie, inoltre, non rientrano nei discordi d'odio.
Potremmo consigliare a Facebook di andare a lezione a Pechino: lì hanno un sistema di controllo del web davvero efficace...
Fonte LifeSiteNews