Le famiglie romane non resteranno a guardare mentre il Sindaco Gualtieri finanzia corsi gender e LGBTQ a tappeto nelle scuole dei loro figli. La partecipazione al progetto di Marilena Grassadonia, responsabile dell’Ufficio Lgbt+ del Comune ed ex presidente di “Famiglie Arcobaleno”, tra le più radicali attiviste del movimento arcobaleno, connota ideologicamente l’iniziativa e conferma l’ingresso nelle scuole di teorie antiscientifiche sul ‘cambio di sesso’ e sulla ‘fluidità di genere”.
Apprezziamo la reazione immediata di protesta degli esponenti di Fratelli d’Italia e Lega in Consiglio Comunale e in Regione, auspicando che, anche a livello municipale, siano messe in atto tutte le contromisure possibili per informare i genitori di cosa sta per accadere nelle classi dei loro figli aiutandoli a far valere il loro diritto di priorità educativa.
Dal momento che i progetti gender di Gualtieri e Grassadonia entreranno nelle scuole medie, scuole statali, chiediamo al Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara di interessarsi immediatamente alla questione chiedendo informazioni dettagliate al Comune di Roma sui progetti, garantendo che non trasmettano contenuti ideologici e politici e ribadendo la necessità che i genitori esprimano sempre il loro consenso informato prima di qualsiasi iniziativa su temi sensibili.
Così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus, in merito all’annuncio fatto dal Sindaco di Roma Roberto Gualtieri (Pd) sullo stanziamento di 420mila euro per portare nelle scuole medie della Capitale l’educazione sessuale e affettiva, il collaborazione con l’Ufficio LGBTQ del Comune di Roma.