Il documentario “Hush” parla di sindrome post aborto, del legame aborto – cancro al seno e degli altri effetti deleteri che ha l’aborto per le donne.
E’ stato realizzato da un anno, ma pochi lo conoscono, ovviamente.
Eppure non è stato prodotto dalla solita associazione pro life americana.
Il film indaga se alle donne viene detta la verità sull’aborto e le sue conseguenze sulla salute femminile che l’industria dell’aborto nega regolarmente.
Noi, certo, lo diciamo da tempo che c’è un legame tra aborto e cancro al seno, tra aborto e sterilità, nascite pretermine, depressione e altri problemi di salute. E nonostante le ampie e diffuse normative sul consenso informato, quando si entra nel campo dell’aborto (e della contraccezione) alle donne non viene data alcuna informazione sui rischi potenziali, che anzi vengono negati a priori.
La regista canadese Punam Kumar Gill, si dichiara pro-choice (quindi a favore dell’aborto), ma è anche desiderosa di scoprire la verità.
Durante l’indagine, si rende conto che le organizzazioni scientifiche che dovrebbero fornirle dati e risposte alle sue domande si rifiutano di trattare l’argomento. Addirittura viene gentilmente allontanata dagli agenti di sicurezza del National Cancer Institute fuori dall’Istituto.
Il fatto è che la politica prevale sulla scienza e sulla verità.
Sono riusciti, invece, a parlare con i diversi medici, tra cui ricercatori di fama Joel Brind, Angela Lanfranchi e Priscilla Coleman, che nonostante l’ostracismo generale hanno dimostrato il legame ABC (aborto e cancro al seno) e con diverse donne che hanno avuto complicazioni fisiche e psicologiche dopo i loro aborti. Hanno raccolto anche le testimonianze di chi ha scoperto che i problemi di salute del figlio erano dovuti agli aborti avuti in precedenza.
Nell’interesse della salute sessuale e riproduttiva delle donne, i produttori di Hush sperano che il documentario questo prossimo autunno abbia successo.
Noi anche.
E ne saranno liete anche le anime belle dei milioni di bambini ammazzati con l’aborto legale...
Redazione
Fonte: LifeSite News, dove si può vedere il trailer del docufilm