«A 45 anni dall’approvazione della Legge 194, definita dagli stessi promotori come “imperfetta” e, aggiungiamo noi, oggettivamente iniqua perché consente la brutale soppressione di un essere umano inerme e innocente, appare oggi anacronistico e ideologico alzare muri per impedire un dibattito politico libero, democratico e intellettualmente onesto su un tema così cruciale ed eticamente sensibile. Non possono esistere questioni che il Parlamento, rappresentante della sovranità popolare, non sia libero di discutere e approfondire. Auspichiamo pertanto che procedano e siano discusse le proposte di legge volte a riconoscere personalità giuridica al concepito presentate nelle scorse settimane, e che il Governo realizzi quanto prima le politiche economiche, culturali e sociali promesse in campagna elettorale per consentire alle donne un’alternativa all’aborto oggi del tutto assente. Ci batteremo per far tornare nelle aule della politica le istanze che già sono presenti, da anni, nell’opinione pubblica italiana». Così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia, in merito al voto alla Camera, quasi unanime di maggioranza e opposizione, per chiedere al Governo di "astenersi dall'intraprendere iniziative di carattere anche normativo volte a eliminare o limitare il sistema di tutele garantito dalla legge 194".
25/01/2023 di Ufficio Stampa Pro Vita & Famiglia
Aborto. Il Parlamento è libero di modificare la Legge 194
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