All’ospedale Sant’Anna di Torino sarà finalmente presto disponibile la stanza dell’ascolto, pronta a supportare concretamente famiglie e madri in difficoltà nell’accoglienza di una nuova vita. Dopo i dovuti lavori di ristrutturazione e allestimento, infatti, a partire dalla fine di giugno, i volontari del Movimento per la Vita saranno al servizio di tante donne con gravidanze indesiderate affinché possano riscoprire la bellezza della maternità e la preziosità della vita del figlio che custodiscono in grembo.
Si tratta in sostanza di «contribuire a far superare le cause che potrebbero indurre alla interruzione della gravidanza, come previsto dalla legge 194», ha dichiarato in una nota Maurizio Marrone, di Fratelli d’Italia e assessore alle politiche sociali della Regione Piemonte.
«Qualcuno avrebbe voluto bloccare l’apertura della stanza dell’ascolto, ma grazie al provvedimento favorevole del Tar - prosegue ancora l’assessore Marrone - con la consegna ufficiale delle chiavi da parte della Città della salute e della scienza di Torino si compie un altro importante passo a difesa della vita e della vera libertà di scelta della donna». Marrone evidenzia infine con soddisfazione come nel 2023, grazie anche allo stanziamento del fondo Vita Nascente, a Torino gli aborti siano diminuiti del 7,5%, mentre il calo delle nascite si conferma al 5,2%.
Tale notizia è stata purtroppo accompagnata dalle consuete polemiche e critiche sul fronte abortista e pseudo-femminista, sempre pronto a ledere, in nome di un sedicente diritto all’aborto, il suo essere madre sin dal concepimento e il diritto alla vita del figlio in grembo.
Come ampiamente sottolineato già in diversi comunicati stampa, Pro Vita & Famiglia accoglie con sincero apprezzamento questa iniziativa della ‘stanza d'ascolto’, plaudendo a quanti si sono adoperati alacremente per superare l’ostracismo ideologico sul tema della tutela del diritto alla vita, affinché sia offerta a ogni madre l’opportunità di affrontare insieme i problemi che una gravidanza talvolta può comportare e accogliere la vita del piccolo che porta in grembo. Allo stesso tempo la medesima onlus puntualizza - data la strumentalizzazione mediatica volta a denigrare sistematicamente il suo impegno accanto a madri, figli e famiglie - che non vi sono suoi membri tra le fila dei volontari presenti al Sant’Anna, semplicemente perché le finalità di Pro Vita & Famiglia sono legate alla sensibilizzazione sul piano culturale sui temi della tutela e promozione del diritto alla vita, della famiglia e della libertà educativa dei genitori. Per questo, infatti, la onlus non è mai stata, non è e mai sarà presente all’interno di consultori, ospedali o altre strutture sanitarie.